Cittadinanza onoraria a Liliana Segre, il consiglio comunale approva all'unanimità

Liliana Segre

Con 28 voti favorevoli su 28 consiglieri presenti, il Consiglio comunale ha approvato questa mattina all'unanimità la delibera per il conferimento della cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre.

Giachi: "Segnale istituzionale forte contro il razzismo"

“Non c'è un lunedì più giusto di questo per approvare, con orgoglio, questa delibera. Siamo reduci dalla manifestazione antifascista di sabato a Prato che ha ricordato, a tutti noi, che al di là della sparuta pattuglia di manifestanti pro fascismo, c'è strisciante nel Paese una tendenza a ritrovare ragioni di discriminazione, di separazione tra cittadini e cittadine, di emarginazione di minoranze. Non c'è giorno più giusto di questo per dare, invece, un
segnale istituzionale forte come quello che daremo approvando la delibera che concede la cittadinanza onoraria a Liliana Segre”. Lo ha detto la vicesindaca e assessora all'educazione Cristina Giachi illustrando, in consiglio comunale, la delibera per concedere la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre.
“Liliana Segre – ha aggiunto la vicesindaca – scoprì cosa fisse il razzismo quando le fu impedito, a otto anni, di andare a scuola. Troppe volte dimentichiamo che questi provvedimenti, al di là di un peso  politico incisivo e devastante, hanno distrutto le esistenze delle persone. La vita di Liliana Segre non fu più la stessa da quel momento. Liliana andò ad Auschwitz a 14 anni a lavorare come schiava per gli stabilimenti della Siemens ed è l'unica sopravvissuta della sia famiglia”.
“Voglio anche testimoniare due aspetti della sua vita e della sua testimonianza – ha proseguito – anzitutto il silenzio: per oltre 40 anni non ha parlato di quella  esperienza perché percepiva intorno a sé la necessità di rimuovere quel momento, una sordità diffusa. Un silenzio a volte comprensibile ma molto pericoloso. Ed è quello che anche oggi è molto pericoloso: più che la sparuta minoranza in camicia nera che a Prato inneggiava al fascismo - ma erano una sparuta minoranza anche quelli che costituivano i fasci cento anni fa -  ci deve preoccupare il silenzio di coloro che rimuovono questo orrore e questa bruttura dalla società contemporanea. Rimuovendone la comprensione gli lasciano spazio”
“L'altro aspetto – ha concluso la vicesindaca Giachi – è racchiuso in un frase di Liliana Segre: “Ho fatto esperienza della vittoria.' L'ha fatta quando è nata la sua nipotina: la vita aveva dunque vinto contro il nazismo, il razzismo e l'orrore che aveva sterminato la sua famiglia”.

Bieber (PD): "Un monito contro l'indifferenza"

"Viva soddisfazione per il voto unanime del Consiglio comunale per il conferimento della cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre. La delibera approvata oggi, e che renderà la Segre cittadina di Firenze, fa seguito alla mozione già approvata dall'assemblea (sempre all'unanimità) di cui sono stato il promotore". Questo il commento del consigliere dem Leonardo Bieber a margine della seduta di oggi.

"Questo gesto da parte del Consiglio comunale di Firenze è un forte monito, non solo perché l'opera di questa donna straordinaria per 'raccontare l'indicibile' è stata e resta fondamentale perché l'Olocausto non sia mai dimenticato, ma anche contro l'indifferenza che pervade la nostra società. Non deve sfuggire che viviamo in un Paese in cui si è scelto di eliminare la materia di Storia dall'esame di maturità: un giovane che non conosce la storia non avrà nel futuro gli strumenti per comprendere la società in cui vive ed incidere positivamente per un cambiamento. E i fatti di sabato scorso, con la manifestazione a Prato per celebrare il centenario della creazione dei fasci di combattimento, è un drammatico esempio di ciò che può avvenire quando la Storia viene dimenticata. Anche nel 1919 erano poche decine le persone coinvolte, poi sappiamo com'è andata – aggiunge Bieber –. Un monito contro l'indifferenza anche di chi dimentica che il nostro è stato un paese di migranti: basta andare a New York e visitare Ellis Island per rendersi conto di quanto gli italiani abbiano contribuito alla costruzione degli Stati Uniti d'America provenendo da condizioni di miseria e spesso disperazione. Chi oggi individua nei richiedenti asilo che a rischio della vita vengono in Italia il nemico da combattere, è vittima di un'altra gravissima amnesia storica che va combattuta con fermezza".

"La chiave per comprendere le ragioni del male è l'indifferenza: quando credi che una cosa non ti tocchi, non ti riguardi, allora non c'è limite all'orrore". Queste parole della senatrice Segre racchiudono il senso profondo e l'attualità del suo messaggio e, al tempo stesso, spiegano perché Firenze l'ha voluta come sua cittadina" conclude il consigliere.

Il consigliere Grassi: "Siamo onorati"

“A Liliana Segre sarà conferita la cittadinanza onoraria. Sarà fiorentina grazie al voto in Consiglio comunale di oggi. Ne siamo onorati e fieri. Una donna che rappresenta un faro per tutti noi. Un esempio morale per l'intera società che oggi più che mai ha bisogno di ritrovare punti fermi”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, commenta. E spiega: “Chiudere la legislatura con un atto di questo tipo è un bel segnale per tutta la città. Solo due giorni fa ci siamo mobilitati tutti per essere al fianco di Prato, contro ogni fascismo e per il rispetto della Costituzione. E oggi anche Firenze fa la sua parte così come lo fece nella lotta conto il nazifascismo”.

“E vorrei anche ricordare Moreno Cipriani – conclude Grassi - partigiano gappista, figlio di un deportato a Mauthausen, che oggi riceverà l'ultimo saluto alla sede dell'Anpi di Scandicci. Uomo instancabile, che in questi anni, insieme a noi e ai nostri ragazzi, ha percorso la strada della giustizia, della libertà e della memoria”.

Amato (Pap): "Voto con orgoglio per un pilastro della nostra memoria"

“La storia è fondamentale per conoscere il passato, saper interpretare il presente ed evitare che le atrocità del fascismo si ripercuotano in futuro. Una presunta e folle supremazia della razza ha comportato il massacro di un intera popolazione e chi è sopravvissuto ha ferite tali che il tempo non può rimarginare. Bambini il cui destino è cambiato in un solo giorno, l’infanzia spezzata da adulti imbarbariti, che hanno leso ogni diritto umano. La sua esperienza messa al servizio della conoscenza collettiva è un gesto d'infinito Amore per la collettività, che spero ne sappia far tesoro.

Il passato strettamente correlato col presente, per tutti quei popoli che ancora oggi vengono massacrati brutalmente, come i Palestinesi e i Curdi, diritti negati come coloro che vengono destinati nei lager libici.
La pagina più triste della storia è ancora il presente per molti, in un paese in cui i pregiudizi e le discriminazioni riempiono le cronache quotidiane, per questo avrei sperato di poter assistere alla concessione della cittadinanza onoraria anche a Domenico Lucano, come richiesto e approvato dal Consiglio Comunale. Per il valore morale e umano che Mimmo rappresenta in questo preciso periodo storico, in cui l'immigrato è percepito come un nemico piuttosto che come essere umano che ha diritti e doveri esattamente come gli altri”.

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

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