L’ispirazione poetica accanto a una visione della natura e del femminile che richiama le sfumature più dense e delicate. E’ stata inaugurata questa mattina, sabato 23 marzo, la personale di Agostino Cancogni ‘Simbiosi’, approdata a Firenze arricchita di disegni e dipinti più recenti dopo un percorso che ha toccato la Versiliana, a Marina di Pietrasanta, e le Scuderie Granducali di Seravezza.
‘Simbiosi’ si muove nell’ambito dannunziano del mito, interpretando alcuni scritti del poeta. A ricordare la particolarità dell’esposizione del pittore versiliese lo stesso presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, che firma l’introduzione del catalogo: “Si tratta di un’esposizione che non può lasciare indifferenti, che tocca le corde più sensibili e profonde dell’animo umano e in cui la donna assume una sua evidente centralità”. Cancogni, osserva Giani, “riesce a farci immergere nel suo mondo con una potenza espressiva dal deciso impatto emotivo, ma sempre con straordinaria dolcezza, in punta di piedi, come sollevati da una piuma”.
Alla presentazione in palazzo del Pegaso ha partecipato il curatore della mostra, Lodovico Gierut, critico d’arte, giornalista e scrittore cui si deve l’attenzione per la “forte ma delicatissima evidenza” in cui l’artista pone la donna.
Da Marilena Cheli Tomei, critica d’arte, l’accento sulla magia della Versilia, la natura, i fiori, l’acqua. La magia di Cancogni, che “ha saputo cogliere l’intima essenza del femminile” ma anche “il linguaggio dei simboli e rende concreto il sogno con le sue pennellate soffici e silenziose, perché nei suoi dipinti è riuscito a cogliere anche il silenzio”.
La mostra rimarrà visitabile fino al 7 aprile 2019.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana
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