Si è tenuto oggi pomeriggio nella chiesa di Santa Maria a Empoli il funerale del poeta-bibliotecario Antonio Morelli, morto lo scorso venerdì 15 marzo. A portargli l'ultimo saluto i parenti, gli amici, ma anche una folla di conoscenti, tanti, a cui è bastato incrociare anche solo per pochi istanti quell'anima buona per restarne folgorati.
Morelli era conosciutissimo, era impossibile non volergli bene: amato dai colleghi di lavoro e dai dipendenti del Comune che lo incontravano per le varie iniziative della biblioteca, aveva legato con molti dei frequentatori della 'Fucini', anche ragazzi, con cui amava intrattenersi a parlare di letteratura. La poesia era per lui la sua mano tesa verso il mondo e gli altri, attraverso questa stringeva legami: partecipava a molti incontri culturali, letture di gruppo, cercava ardentemente il confronto con altri poeti o scrittori, amava circondarsi di persone con cui poter parlare dell'amore della sua vita, la letteratura appunto. Era anche impegnato nel mondo cattolico e nell'ambiente molti lo ricordano con affetto.
Erano oltre un centinaio le persone che hanno riempito la Chiesa di Santa Maria per stringersi intorno a Morelli, un corale "grazie" che è risuonato silenzioso nelle anime di tutti i presenti. Alla cerimonia hanno partecipato anche alcuni rappresentanti delle istituzioni locali.
Nella chiesa, tra le lacrime, si respirava l'affetto sincero, naturale, di un intero paese che oggi si è riunito per salutare per l'ultima volta il suo poeta, il suo bibliotecario, ma soprattutto l'amico, a cui tutti volevano bene. Forse nemmeno lui pensava di essere rimasto nel cuore di così tante persone, invece il poeta e l'uomo sono scolpiti nella memoria.
(Qui un ricordo di Antonio Morelli)
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