A venti anni dalla scomparsa di Romeo Anconetani la famiglia, in collaborazione con l’associazione YOU4ER e con la partecipazione del Comune di Pisa, della fondazione Arpa e della Confcommercio, ha deciso di organizzare una serie di eventi per ricordare la figura del Presidentissimo.
“Siamo orgogliosi di ospitare qui a Palazzo Gambacorti – dichiara l’assessore Paolo Pesciatini - la presentazione delle iniziative organizzate per ricordare una figura storica per la città di Pisa, come è stata quella di Romeo Anconetani. Una figura simbolo, punto di riferimento del calcio pisano, che ha portato la società neroazzurra ai massimi livelli e che è rimasto impresso al grande pubblico anche per le sue spiccate doti comunicative che lo portarono ad essere un personaggio popolare, conosciuto anche da chi non seguiva il calcio. Come dimostra l’intitolazione dell’Arena Garibaldi e le numerose iniziative organizzate ogni anno per ricordarlo, il ricordo di Anconetani è ancora vivissimo non solo nella memoria degli sportivi pisani, ma in quello dell’intera città, che oggi, a distanza di 20 anni, si unisce ancora una volta per commemorare le sue grandi imprese”.
Sotto la guida del ‘grande Romeo’, che è stato dirigente dal 1978-’79 e fino al 1993-’94, il Pisa ritrovò la serie A, fece l’altalena con la B, dimenticò la serie C, vinse due Mitropa Cup, arrivò fino alla semifinale della Coppa Italia dove si arrese solo al grande Napoli di Maradona e Careca. Scoprì talenti per il calcio italiano e mondiale, Dunga e Simeone per fare degli esempi, e tentò anche di unire Pisa e Livorno con la pazza idea di una squadra chiamata Pisorno e con stadio da 40mila posti da costruire vicino a San Piero a Grado.
Ma di Romeo Anconetani, nato a Trieste il 27 ottobre 1922 e morto a Pisa il 3 novembre 1999, infinite sono le storie e le “leggende”. Dopo l’incarico nella Lucchese, nel 1979, acquista la società calcistica del Pisa Sporting Club (ora Pisa Calcio), portandola in pochi anni dalla serie C alla serie A. Grazie a questa figura, storica per Pisa e per i pisani, la società toscana raggiunse i picchi della sua storia sportiva.
Il presidentissimo, come veniva chiamato, non solo dai suoi tifosi, ma anche dalla stampa nazionale, era noto per il suo carattere vulcanico e lunatico ma anche per il suo intuito nell’ingaggiare giocatori semisconosciuti divenuti poi campioni. Leggendari furono anche i suoi riti scaramantici: celebri le scene in cui Anconetani scendeva in campo nel pre-partita, cospargendolo di sale per evitare rocambolesche sconfitte del Pisa o quando portò l’intera squadra in pellegrinaggio al Santuario di Montenero. Dopo la morte nel 1999, Pisa non dimenticò mai il suo amato presidente come testimonia lo stadio che porta anche il suo nome, “Arena Garibaldi – stadio Romeo Anconetani”. (cit. Il Pisa siamo noi)
Questi gli eventi programmati per ricordarlo a 20 anni dalla sua scomparsa: il 24 marzo ci sarà con un evento all’Ippodromo di San Rossore, che prevede una giornata ippica dedicata a lui e alla storia neroazzurra con tanti personaggi dell’epica, cimeli, video e ricordi. Gli abbonati del Pisa Sporting Club hanno diritto all’ingresso gratuito; il 4 aprile alle Officine Garibaldi verrà assegnato il premio alla carriera a Klaus Beergreen nell’ambito di un talk show a cui parteciperà anche Luciano Moggi; il 2 settembre Cascina si terrà il 19° premio Romeo Anconetani all’interno del pulcino d’argento; infine il 4 novembre è prevista una serata finale al Teatro Verdi, a chiusura degli eventi, con la presenza di molti personaggi dell’epoca.
Presenti alla conferenza stampa, oltre all’assessore Pesciatini, Massimo Marini, Renzo Castelli, Matteo Anconetani, l’on. Patrizia Paoletti, Adolfo Anconetani, Chiara Anconetani, Alessandro Trolese per Confcommercio, Antonio Abruzzese direttore della Banca di Pisa e Fornacette, Yuri Bianchi di Sport for children, Pino Cecchi per le Officine Garibaldi e una rappresentanza del Pisa Sporting Club.
Fonte: Comune di Pisa - Ufficio stampa
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