"La Regione Toscana ha precorso i tempi e fin dal 1995 ha collocato il sistema dei nidi di infanzia nell'alveo delle politiche di educazione ed istruzione (e non più tra quelle sociali). Tale scelta ha acquisito forza normativa nel 2002 con il testo unico in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro, quando l'educazione dei più piccoli è stata inserita nel sistema per l'apprendimento in una prospettiva di life long learning".
Lo ha affermato quest'oggi, venerdì 22 marzo, l'assessore ad Istruzione, formazione e lavoro della Regione Toscana, Cristina Grieco, introducendo i lavori del convegno nazionale "L'educazione zero-sei tra opportunità e diritti" incentrato sulle prospettive delle politiche nazionali per l'educazione dell'infanzia, a partire dal contributo toscano.
Il convegno, svoltosi all'auditorium di Sant'Apollonia di Firenze, è stato organizzato dalla Regione Toscana in collaborazione con l'Istituto degli Innocenti, il Miur (Ministero ad Istruzione, università e ricerca, ndr), l'Ufficio Scolastico regionale e l'Anci Toscana.
"L'obiettivo di potenziare e qualificare l'educazione prescolare resta prioritario per l'azione di governo regionale", ha continuato l'assessore Grieco. "A livello nazionale la legge sulla Buona scuola del 2015 e il decreto legislativo del 65/2017 delineano un percorso per la concreta attuazione del sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita fino si sei anni: per la prima volta la normativa nazionale si occupa di educazione della prima infanzia, individuando di fatto il segmento zero-sei come primo mattone del percorso educativo e di istruzione dei bambini".
La Regione Toscana, a cui spetta su questa materia il coordinamento di tutte le Regioni, "ha contribuito a portare la propria visione e la propria esperienza all'interno dei tavoli di lavoro che hanno condotto all'elaborazione del decreto legislativo".
La Regione ha promosso e realizzato una intensa attività di ricerca e sperimentazione, anche attraverso tavoli interistituzionali, con lo scopo di approfondire, riflettere ed individuare possibili soluzioni su alcuni nodi che sottendono all'attuazione del nuovo sistema educativo integrato zero-sei, tenendo insieme aspetti pedagogici, programmatori e gestionali", ha proseguito l'assessore Grieco. "Il contributo dell'Ufficio scolastico regionale, dei Comuni, delle Conferenze zonali per l'educazione e l'istruzione, dell'Anci e del privato sociale, nonché dei soggetti privati, ha rappresentato il fulcro del lavoro realizzato nell'ambito del quale sono stati siglati due importanti protocolli d'intesa, uno sul riconoscimento dei percorsi di formazione congiunta per il personale educativo (dei nidi) e docente (della scuola di infanzia), l'altro per la realizzazione del sistema integrato e per la costituzione dei poli per l'infanzia.
"Il convegno nazionale di oggi", ha concluso la Grieco, "rappresenta l'occasione per valorizzare il lavoro fatto, ma anche un preciso impegno politico per il futuro: continuare a lavorare affinché i servizi educativi per l'infanzia diventino un diritto per tutte le bambine e i bambini italiani e non siano solo una (grande) opportunità per alcuni".
Fonte: Regione Toscana
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