Cinema alla Chiarugi, in rassegna le vite degli artisti

“Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore.” Così parla Luigi Lo Cascio nei panni di Peppino Impastato, nel film che racconta la sua storia.

La bellezza, più di ogni altra cosa, è in grado di aprire gli occhi alle persone, e questo compito è stato svolto storicamente da una categoria di persone spesso incomprese perché anticonformiste e “avanti rispetto ai tempi”: gli artisti. Uomini e donne rivoluzionarie che hanno avuto il coraggio di esprimersi liberamente, di osare, pagando talvolta a caro prezzo il loro irrefrenabile bisogno di raccontare o rappresentare la realtà su una tela o plasmando la materia.

L’arte è una potente forma di comunicazione che smuove gli animi, che ci incuriosisce, ci turba o persino ci inquieta anche quando non riusciamo immediatamente a comprenderne il significato, e proprio per questo suo ruolo socio-culturale la Fondazione Vincenzo Chiarugi della Misericordia di Empoli le dedica uno spazio nella consueta programmazione cinematografica.

Quattro film sulla vita di alcuni fra gli artisti più innovativi di tutti i tempi: l’ombroso ed eccentrico “pittore della luce” William Turner, colui che ha cambiato l'arte inglese nella prima metà dell'Ottocento, raccontato in “Turner”; il passionale Michelangelo Merisi, dalla personalità complessa, caratterizzata da contrasti di luci e cupe ombre come la sua pittura, interpretato da uno straordinario Alessio Boni in “Caravaggio”; l’altro “maestro della luce”, Jan Vermeer, trascurato per due secoli e riscoperto solo alla fine dell’Ottocento, talmente meticoloso nell’esecuzione dei suoi quadri che oggi gli sono attribuite soltanto quaranta opere, tra cui “La ragazza con l’orecchino di perla”, titolo del film di Peter Webber; la coraggiosa Frida Kahlo, che seppe trasformare la sofferenza e il dolore in arte, ritratta in tutta la sua forza vitale e il desiderio di vivere liberandosi dagli schemi e dai limiti imposti dalla società del tempo in “Frida”.

Personalità diverse che saranno protagoniste della rassegna “The Art of Painting”, rivolta ai residenti della Rsa empolese, e ai loro familiari, in programma tutti i giovedì pomeriggio dal 28 marzo al 18 aprile 2019.
L’iniziativa, organizzata dalla Fondazione Chiarugi in collaborazione con l’associazione Photos Onlus, è patrocinata dal Comune di Empoli.
PROGRAMMA:
- 28 marzo, ore 15.00, Caravaggio, Angelo Longoni, ITA 2007
- 4 aprile, ore 15.00, Turner, Mike Leigh, GB 2014
- 11 aprile, ore 15.00, Frida, Julie Taymor, USA 2002
- 18 aprile, ore 15.00, La ragazza con l’orecchino di perla, Peter Webber, GB 2003

Fonte: Fondazione Vincenzo Chiarugi della Misericordia di Empoli

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