La sentenza per l'omicidio di Idy Diene, l'ambulante ucciso a Firenze sul ponte Vespucci la mattina del 5 marzo 2018 dal tipografo Roberto Pirrone, esclude il movente razziale.
Sono state rese note le motivazioni del giudice Sara Farini che lo scorso 7 gennaio ha condannato per omicidio volontario a 16 anni, in rito abbreviato, tipografo Roberto Pirrone. Nelle motivazioni si legge: "L'ipotesi del movente razziale, inizialmente percorsa dagli inquirenti, è stata subito accantonata non essendo emerso nessun elemento sulla cui base poter sostenere che il Pirrone abbia ucciso la vittima per il 'colore della pelle'", inoltre"dall'esame dei supporti informatici sequestrati non è emersa nessuna tendenza o ideologia razzista e nessuna vicinanza con gruppi o movimenti xenofobi" di Pirrone.
Non è stato individuato un movente esatto dal giudice, ma escluso quello razziale. Dalla perizia del processo è rilevata una sofferenza psichiatrica che affligge Pirrone. L'ex tipografo la mattina del 5 marzo 2018 uscì di casa armato con una sua pistola per suicidarsi ma nel tragitto cambiò intento e sparò a Diene incontrato per caso sul ponte.
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