Alla fine dell'iter giudiziario non c'è nessun colpevole per la morte di Massimo Stepich, stando a quanto riporta La Nazione. Il 22enne morì a Ponterotto nel settembre del 2010 dopo aver ricevuto un colpo di pistola nel cuore e venne abbandonato di fronte all'ospedale di Empoli. Si pensò a un regolamento di conti per il giovane di etnia sinti, ma in realtà fu una tragica roulette russa.
Cinque anni fa, nel 2014, furono emesse cinque condanne per morte come conseguenza di reato. Nel 2016 la corte d'assise d'appello cancellò la condanna a A.L., la più pesante; gli altri quattro ebbero condanne di circa quattro anni. Queste però vennero annullate dalla Cassazione.
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