Mps, fondo York chiede danni per 186 milioni

Banca accusata di aver falsato bilanci


Il fondo americano York che per alcuni mesi, dal luglio 2014 al novembre dello stesso anno, è stato primo azionista Mps con quota 5% del capitale, ha citato in giudizio Rocca Salimbeni chiedendo un risarcimento danni da 186,7 milioni di euro.

Nel bilancio di Mps, si legge che ci sarebbe "un presunto comportamento illecito dei vertici della Capogruppo che avrebbero falsato la rappresentazione finanziaria nei bilanci, alterando in modo determinante gli assunti posti a base della valutazione" delle azioni. La richiesta di danni scaturisce dalle "asserite perdite subite" dai fondi York, che in Mps affermano di aver investito complessivamente 520,3 milioni di euro, di cui 41,4 milioni in azioni e 478,9 milioni in uno strumento derivato.

La partecipazione del fondo York era stata liquidata a novembre 2014 dopo che gli stress test della Bce avevano evidenziato un deficit di capitale, nello scenario avverso, di 2,1 miliardi di euro, a pochi mesi di distanza dall'aumento di capitale da 5 miliardi di euro chiuso nel giugno del 2014.

Con l'atto di citazione notificato l'11 marzo 2019 i fondi York Lussemburgo hanno convenuto davanti al Tribunale di Milano Mps, Nomura (controparte della ristrutturazione del derivato Alexandria), l'ex presidente Alessandro Profumo, l'ex ceo Fabrizio Viola e l'ex presidente del collegio sindacale Paolo Salvadori, chiedendone la condanna in via solidale al risarcimento dei danni, quantificati in 186,7 milioni.

Previo accertamento in via incidentale del reato di false comunicazioni sociali, è stato anche chiesto il risarcimento del danno non patrimoniale, oltre a interessi, rivalutazione, interessi ex art. 1284 codice civile e anatocismo.

La prima udienza è fissata per il 29 gennaio 2020.

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