“Dal Garante dei detenuti Cruccolini, abbiamo ascoltato e letto, un quadro alquanto preoccupante. In 5 anni non è stato fatto il necessario per garantire una vita dignitosa a chi si trova a Sollicciano. In questi 5 anni abbiamo più volte varcato la soglia di Sollicciano insieme anche alla delegazione del Partito Radicale e all'associazione Progetto Firenze: ogni centimetro quadrato del carcere dovrebbe avere la stessa dignità di quello che c'è fuori dalle mura. Le nuove normative rischiano anche di riproporre, a breve, anche l'emergenza di sovraffollamento”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, interviene nel dibattito in Consiglio comunale. E incalza: “Ci sono ancora troppi punti interrogativi, per citarne un paio, ad esempio sulla gestione dell'ICAM o sull'attivazione della seconda cucina, realizzata e non in funzione, a causa della mancanza di risorse per chi, dei detenuti, dovrà lavorarci. L'amministrazione può e deve fare qualcosa”.
“Ancora siamo in attesa di un servizio dignitoso che porti i familiari e amici al carcere con il trasporto pubblico: la linea dei bus c'è ma ancora non è sufficiente a garantire una raggiungibilità decente. Non dimentichiamoci che a dicembre del 2017 il Consiglio comunale entrò per una seduta in carcere; furono promesse tante cose, dai bandi da assegnare alle cooperative di tipo B alla messa a disposizione di un immobile comunale per la semilibertà. Dopo anni siamo ancora solo alle parole e ai buoni propositi, non possiamo essere per niente soddisfatti. Le parole sono importanti, soprattutto quando si parla di persone che si trovano in carcere e hanno bisogno di sostegno per poter evitare di cadere in recidiva. Se ancora – conclude Grassi - su 10 detenuti che escono, ne rientrano 7 per nuovi reati, significa che non abbiamo fatto abbastanza. Non abbiamo dato gli strumenti per rientrare nella vita lavorativa e sociale”.
Fonte: Comune di Firenze - ufficio stampa
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