Negli ultimi dieci anni sono aumentate le attività educative che cercano di contrastare i fattori di rischio per le malattie cardiovascolari: progetti di educazione alimentare, di prevenzione da dipendenze da sostanze nocive (fumo, alcool, droghe) e, più in generale, sulla diffusione degli stili di vita sani. Purtroppo questo non sempre è sufficiente a comprendere e prevenire malattie cardiovascolari, soprattutto se originate da fattori di predisposizione genetica o se rimangono asintomatiche, soprattutto in persone giovani, apparentemente sane, che fanno sport e che conducono uno stile di vita senza eccessi. In questi casi, il ruolo dell’ECG (elettrocardiogramma) come mezzo di rilevazione e prevenzione di alcune forme di cardiopatia può essere un elemento importante, se non insostituibile, per un trattamento risolutivo senza aspettare situazioni a volte critiche.
Il progetto “Nel cuore della città” condiviso da Comune di Firenze insieme al mondo del volontariato: Coordinamento Misericordie Area Fiorentina, Croce Rossa ed Anpas, vuole inserirsi (non sovrapporsi) nei percorsi educativi che già esistono all’interno delle scuole fiorentine, perseguendo una duplice finalità: la prima è quella di avvicinare i giovani ad una maggiore consapevolezza dell’importanza della prevenzione nella cura del proprio corpo; la seconda mira ad iniziare un percorso sperimentale di studio osservazionale dello stato di salute dei giovani adolescenti.
“Un progetto ambizioso, “Nel cuore della città”, che farà di Firenze la prima grande città italiana più cardioprotetta. Non basterà avere defibrillatori negli spazi e nei luoghi aperti al pubblico. Occorre – aggiunge il sindaco Dario Nardella – una cittadinanza consapevole e capace di aiutare questo sistema di prevenzione. Per questo, coinvolgiamo ben 2000 ragazzi nelle nostre scuole affinché siano protagonisti di un modello di organizzazione della città per lavorare sulla prevenzione e per utilizzare in modo corretto ed efficace ed i nostri defibrillatori”.
“Una campagna importante – sottolinea la vice sindaca ed assessora all'educazione del Comune di Firenze Cristina Giachi – che punta anche a sollecitare l'attenzione verso gli altri. Questi progetti favoriscono l'attenzione verso patologie pericolose che potrebbero essere ignorate. Ci troviamo di fronte ad un'importante sinergia tra il mondo della scuola, il modo della sanità, gli operatori, a tutti i livelli, e le istituzioni deputate all'educazione delle cittadine e dei cittadini. Ci sarà, inoltre, la possibilità di effettuare degli screening tra gli studenti delle scuole medie inferiori che potranno essere d'aiuto per individuazione di casi da seguire in caso di patologie latenti”.
“Il progetto ha lo scopo di informare ed educare su buone pratiche e corretti stili di vita oltre che costruire, fin da ragazzi – spiega il Consigliere Speciale del Sindaco per la promozione e l'educazione della salute e dei corretti stili di vita Nicola Armentano – la cultura del soccorso per formare futuri cittadini. Il progetto prevede la possibilità, su base volontaria, di sottoporsi ad un elettrocardiogramma gratuitamente. E' questa una sintesi di come fare azione di educazione e prevenzione preparando le future generazioni ad essere solidali ed essere pronti a soccorrere chi in condizioni di assistenza e bisogno di aiuto . In questo percorso educativo, supportato dalle eccellenze scientifiche della nostra città (AOUC, Meyer e 118) si svolgerà un momento di screening sanitario attraverso l'esecuzione di un elettrocardiogramma per circa 2000 ragazzi delle nostre scuole medie inferiori. Hanno aderito all'iniziativa 14 plessi scolastici su 24. Quindi più del 50% dei plessi, nonostante la proposta sia partita ad attività scolastiche iniziate. Questo a testimoniare – dichiara il Consigliere Speciale del Sindaco per la promozione e l'educazione della salute e dei corretti stili di vita Nicola Armentano – la grande sensibilità che le scuole hanno mostrato verso questo progetto. C'è stata un importante e forte condivisione del progetto. Attraverso un momento educativo – conclude Nicola Armentano – si crea prevenzione. Con “Nel cuore della città” creiamo salute e consapevolezza nelle giovani generazioni. Voglio dedicare questo progetto ad una bambina ed al suo babbo nel giorno della festa del papà. Una bambina di 7 anni che, nel 2012, è morta davanti alla sua scuola per un arresto cardiaco e che, all'apparenza, non presentava problemi di tipo cordiaco”.
Il progetto ECG si pone anche come progetto-pilota per la creazione di un monitoraggio delle cardiopatie rilevabili nei giovani attraverso elettrocardiogramma. La possibilità di dare continuità a questa attività fornirebbe infatti le basi per lo sviluppo di un vero e proprio osservatorio che potrà monitorare il più alto numero possibile di giovani in età compresa tra i 10 e i 13 anni attraverso il semplice utilizzo dell’ECG, un database utile per individuare un riconoscimento precoce delle malattie cardiovascolari in giovane età.
Per cercare di avvicinare in maniera non allarmistica, ma consapevole, i più giovani allo screening cardiologico riteniamo che sia fondamentale l’inserimento dell’attività all’interno delle scuole. Questo sia per la finalità formativa che questo progetto si prefigge, sia perché i ragazzi e le famiglie non vedano questo, e la salute più in generale, come un elemento disgiunto dalla propria vita, dalle proprie abitudini, dal proprio contesto educativo. Gli obiettivi del progetto saranno raggiunti attraverso incontri nelle Scuole Secondarie di Primo Grado. Ogni incontro avrà la durata di circa un'ora in cui si alterneranno un primo momento di formazione frontale sulla presentazione del progetto e sulla “Attivazione della catena del soccorso” (10’-15’), e un secondo momento dedicato interamente allo screening attraverso ECG.
Le attività nelle Scuole verranno garantite dalle associazioni di volontariato, supervisionate dal team di ricerca dell’AUO Careggi, con la strumentazione concordata con la stessa Azienda Universitario-Ospedaliera. Gli screening verranno letti e refertati dal team di ricerca dell’Università di Firenze, che provvederà anche alla comunicazione del risultato alle famiglie interessate. Nei casi in cui dovesse riscontrarsi il sospetto dell’insorgenza di una cardiopatia non nota, sarà cura dell’AUO-Careggi insieme all’Ospedale Pediatrico Meyer inserire il soggetto all’interno di un percorso di controllo.
L’attività è stata pensata come una collaborazione tra le associazioni di volontariato (Coordinamento delle Misericordie, ANPAS-Pubbliche Assistenze Toscane e CRI Regionale Toscana), l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Careggi, Azienda USL Toscana-Centro, l’Ospedale pediatrico Meyer e il Comune di Firenze.
Fonte: Comune di Firenze - ufficio stampa
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