Nuovi strumenti urbanistici per Greve in Chianti, da qui il rilancio del mondo produttivo

Paolo Sottani
Paolo Sottani (foto da Facebook)

Semplificazione e flessibilità delle norme, attenzione al paesaggio attraverso la tutela attiva, riutilizzo del patrimonio edilizio esistente, rilancio del tessuto produttivo e nuove opportunità per il mondo agricolo con un ritorno all’antico, alla dimensione multifunzionale della fattoria chiantigiana. A diciassette anni dallo strumento urbanistico precedente, il Comune di Greve in Chianti, il primo della Toscana ad aver approvato il Piano Strutturale e il Piano Operativo nel rispetto della Legge Regionale Urbanistica 65/2014 e coordinata con la L.R. 41/2018, delinea una visione del futuro moderna, chiara, semplice in piena aderenza alle esigenze del territorio e delle comunità chiantigiane.

Ad aver portato a compimento il percorso, complesso e articolato, finalizzato all’adeguamento della strumentazione urbanistica, è stato il Consiglio comunale che ha dato il via libera con l’approvazione, votata nell’ultima seduta, del Piano Strutturale e del Piano Operativo. Un passo decisivo, quello promosso dalla giunta Sottani, che determina una svolta nelle scelte di pianificazione territoriale destinate a costruire un volto nuovo per il Chianti e a sostenere le tante vocazioni economiche, ambientali e produttive dell’intera area. Il varo del Consiglio comunale assume particolare rilievo anche per il risultato storico, ottenuto a distanza di 17 anni dal precedente strumento. “L’ultimo Piano strutturale è stato approvato nel lontano 2002 mentre il Regolamento Urbanistico risale al 2003 – spiega il sindaco Paolo Sottani – abbiamo portato a compimento l’obiettivo che ci eravamo prefissi con il nostro programma elettorale mantenendo gli impegni assunti con i cittadini e le attività economiche. Quello dell’urbanistica è stato un tema chiave che ha caratterizzato quasi cinque anni del mio mandato, esprimo grande soddisfazione per il risultato raggiunto che andrà a beneficio della nostra comunità”.

Dopo aver subito importanti battute di arresto, nel corso degli anni, legate alla scadenza del regolamento urbanistico del 2008 e accompagnate da cantieri bloccati e difficoltà giudiziarie, la macchina comunale è pronta a ripartire grazie allo slancio operativo e alla visione di futuro che la giunta Sottani ha disegnato in stretta collaborazione con gli uffici, in particolare con l’area tecnica e i professionisti coinvolti, che hanno svolto un lavoro di altissima qualità. “Le prospettive concrete e sostenibili delineate per lo sviluppo del nostro territorio – aggiunge il sindaco - danno forma e contenuto agli strumenti urbanistici con i quali semplificheremo le norme, renderemo più snelle le pratiche, ridurremo tempi e costi e soprattutto creeremo le condizioni e gli stimoli ideali atti a favorire la crescita dell’intera area del Chianti sul piano economico e occupazionale”.

I nuovi strumenti urbanistici di Greve in Chianti puntano alla riqualificazione dell’esistente e a garantire la massima attenzione alla qualità dei progetti e del paesaggio. “Il nuovo piano operativo – aggiunge il primo cittadino - si fonda su una maggiore attenzione rivolta al paesaggio e ai valori storici del territorio, in particolare attraverso il riuso appropriato del patrimonio edilizio esistente; scommette inoltre sul consolidamento delle attività economiche presenti nel territorio e sullo sviluppo di nuove realtà. Per quanto riguarda il mondo agricolo, l’obiettivo è quello di individuare nuove occasioni di differenziazione e integrazione, così come per altre attività quali quelle manifatturiere, che hanno un ruolo centrale nel territorio e potranno contare, ad esempio, su regole flessibili”.

Il Comune può vantare la conformazione ai due fondamentali strumenti sovraordinati: il PIT-PPR e il Piano di Gestione del Rischio Alluvioni. “Siamo in prima linea con i comuni più virtuosi della Regione - aggiunge - avendo tutti gli strumenti conformi alle normative. Per il Comune è stato senz’altro significativo il fatto di aver condotto i propri nuovi studi legati alle fragilità geologiche, idrauliche e sismiche”.

“Da questo lavoro nasce un quadro di riferimento ambientale e paesaggistico – conclude - che sarà posto alla base di ogni riflessione sul futuro di Greve in Chianti, in una prospettiva in cui sostenibilità, adattamento ai cambiamenti climatici e qualità del vivere e del lavorare, sono le vere questioni che metteranno alla prova le capacità di innovazione e di governo locali”.

Fonte: Ufficio stampa associato del Chianti Fiorentino

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