"Per le prossime elezioni amministrative, la lista “Castello a Sinistra” ha deciso di aderire solo a progetti nati realmente dal basso e con una chiara connotazione di classe e comunista.
La decisione è stata presa sulla base delle esperienze precedenti. Il cosiddetto “civismo”, pur con l'aggettivo “di sinistra”, non ci convince: anzi, ci ha spesso portato in condizioni di non gestibilità. Nel civismo abbiamo visto nascondersi personalismo, egoismo e arrivismo, del tutto estranei ai nostri valori. Problemi comuni anche ad altri partiti, ma più dannosi quando si fa parte di liste civiche, che mancano totalmente o in parte di un programma completo e di una prospettiva di società.
Essere genericamente “di sinistra” non presuppone un cambiamento sociale, quale lo intendono i comunisti. Oggi, si rende necessario uno sforzo maggiore per differenziarsi da quelle forze politiche, come il PD, che nulla hanno a che fare con il nostro programma e la nostra prospettiva di socialismo, anche se, strumentalmente, nel linguaggio comune, vengono indicate come “sinistra”. “Sinistra” è una qualifica generica, che noi vogliamo tornare a riempire di tutti quei contenuti di trasformazione sociale, di cui è stata svuotata e snaturata.
Non basta una sarabanda in piazza la domenica mattina per risanare la sanità pubblica. Non basta rifare una strada per ricostruire il tessuto sociale di un quartiere. Non basta nemmeno un’opposizione fatta di grida e luoghi comuni. Serve una proposta, una prospettiva di cambiamento radicale della società.
Abbiamo proposto il nostro cammino come Lista Comunista, e ci stiamo muovendo per riunire tutti i comunisti e i libertari, a partire dalla miriade di micropartiti e dalle singole persone. Il percorso che stiamo affrontando richiede maggiori sforzi rispetto al semplice momento elettorale.
Non ci troverete tra quelle piante che sbocciano solo ogni 5 anni per poi tornare all’ombra. Ci troverete nelle strade, nelle scuole, nei luoghi di lavoro.
Dato che il lavoro da fare è molto, riteniamo di non dover partecipare a questa tornata elettorale. Non ci interessano le chiamate dell’ultim’ora all’antifascismo, fatte da chi ha avuto come ministro Minniti, la fotocopia edulcorata della Lega.
Riteniamo che l’unico antifascismo che conti sia quello fatto ogni giorno, al di là delle scadenze, fatto sia dai singoli che dalle associazioni e dai partiti.
Come Castello A Sinistra ci teniamo a rimarcare la nostra estraneità a liste “civiche di sinistra” nate nell’ultim’ora, a liste civetta in appoggio al PD e a quant’altro.
Al lavoro e alla lotta!"
Castello a Sinistra
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