La scuola dell’infanzia di Ceppaiano è stata oggetto di una recente ristrutturazione ed ampliamento (è passata da 700 mq a 1200). E’ una struttura innovativa in bioedilizia, con il riscaldamento a pavimento ed il ricambio dell’aria meccanizzato.
Questo rinnovamento ed ampliamento degli spazi a disposizione ha permesso alle insegnanti di potersi avventurare in una ridefinizione degli arredi e dell’organizzazione degli spazi, funzionale ad una didattica innovativa, incentrata sulla metodologia della ricerca-azione, che è alla base del progetto delle Scuole Senza Zaino.
E’ stato contattato l’architetto Mao Fusina, un architetto che si definisce un “costruttore di relazioni più che di edifici” ed a Ceppaiano ha fatto formazione alle insegnanti su come progettare uno spazio scolastico che si adattasse alle esigenze dei bambini e delle bambine e al metodo didattico dell’Istituto.
L’obiettivo è stato quello di trasformare la frequenza scolastica e l’apprendimento in azioni che i bambini e le bambine decidono, non subiscono, e di trasformare gli spazi adattandoli alla particolare modalità di pensiero dei bambini e delle bambine.
Il sistema logico dei bambini e delle bambine (ben diverso da quello deterministico degli adulti) funziona per connessioni reticolari e segue un percorso guidato da centri di interesse, che l’arch. Mao Fusina definisce “esploratòri”.
Anche gli spazi della scuola sono stati arredati in base al concetto di centri di interesse: in ogni area gioco vengono stimolati aspetti di apprendimento diverso, e i bambini e le bambine hanno piena libertà di interagire con lo spazio seguendo la loro curiosità, i loro tempi e le inclinazioni del momento, rispettando i canoni della didattica inclusiva.
Tutto ciò favorisce la crescita e la costruzione di buone relazioni.
Il salone centrale, nell’ambito di questo progetto di valorizzazione degli spazi, ha assunto il ruolo simbolico di una piazza: la piazza di un borgo in cui, come un tempo, si costruiscono relazioni, ci si confronta, si passa il tempo insieme.
Ed è proprio da questo concetto che nasce la Mappa Generatrice di quest’anno, incentrata sulla:
Ri-Scoperta del Borgo
Le idee portate da Mao Fusina hanno rivoluzionato la quotidianità della vita scolastica: da quest’anno ai bambini e alle bambine viene data fiducia e libertà di uscire dalle sezioni per muoversi nella piazza-salone, dove c’è comunque sempre il controllo di un’insegnante.
Un esempio: se mettiamo tutti i giochi contro la parete, ogni bambino giocherà dando le spalle agli altri; se invece disponiamo i giochi in centro, i bambini e le bambine staranno in circolo e, giocando, costruiranno relazioni.
L’utilizzo mirato degli spazi favorisce la crescita relazionale e gli scambi quotidiani fra i bambini e fra bambini, bambine ed insegnanti.
Si sottolinea che il progetto è in stato avanzato di realizzazione ma è ancora in evoluzione.
Le stanze sono state adattate - grazie anche alla preziosa collaborazione attiva di alcuni genitori - a temi particolari. Abbiamo infatti l’esploratòrio delle luci e delle ombre, l’esploratòrio della botanica, l’esploratòrio dell’arte, l’esploratòrio dei travasi e, quindi, delle esperienze pratiche, l’esploratòrio della lettura condivisa, utilizzando appieno la potenzialità data dalle nuove ed ampie stanze.
Un progetto sperimentale, emozionante e coinvolgente che i bambini e le bambine sembrano apprezzare molto.
Adesso nella scuola di Ceppaiano, alla qualità dell’edificio, alle dotazioni impiantistiche e agli spazi esterni sui quali il Comune ha investito moltissimo, si somma una assoluta qualità della nuova didattica, in cui le insegnanti possono dare il meglio di sé facendo crescere i nostri bambini e bambine in modo stimolante ed emozionante.
Fonte: Ufficio Stampa
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