La Scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze riceve in visita Joseph Petrosino, pronipote dell’omonimo avo, poliziotto americano, ucciso dalla mafia nel 1909 a Palermo.
Joe Petrosino agli inizi del secolo scorso si scontrò con la prima forma di Cosa nostra, chiamata la Mano Nera, nel quartiere Little Italy di New York, specializzata nel racket delle estorsioni. Per i numerosi successi, Petrosino venne promosso a tenente e il presidente degli Stati Uniti Teddy Roosevelt lo dotò di una squadra investigativa chiamata “Italian Branch”, che inflisse duri colpi ai mafiosi.
E’ stata una grande emozione per il nipote Joseph Petrosino aver potuto visitare la Scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze. L’uomo, classe 1947 ed orgoglioso ex Marine degli Stati Uniti, accompagnato dalla consorte Margaret, è stato ricevuto dal Comandante della Scuola, Gen. D. Gianfranco Cavallo e dagli Ufficiali
dello staff.
Dopo la rituale cerimonia dell’alzabandiera, il Comandante ha intrattenuto l’ospite illustrando il funzionamento dell’Istituto di formazione militare i cui assetti organizzativi, didattici ed addestrativi si modellano sull’evolvere del profilo culturale e professionale richiesto ai Marescialli dell’Arma, luogo ove si condividono, si alimentano e si tramandano i valori del “Carabiniere”.
Grande commozione è stata espressa dall’ospite nell’apprezzare come, nonostante il tempo trascorso, la figura dell’antenato sia ancora così conosciuta e rispettata.
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