Conceria, CambiaMenti: "Formazione, filiera e ricerca fondamentali"

Il programma elettorale di CambiaMenti dedica una grande attenzione ai problemi dello sviluppo economico del nostro territorio e in particolare a quello dell'industria conciaria.

Diciamo nel nostro programma che è decisivo per il futuro del comparto della pelle e di quello del cuoio favorire l’espansione dei processi già presenti di qualificazione della produzione e della sua capacità di insediarsi nei settori della moda e del lusso, anche utilizzando processi innovativi di valorizzazione e certificazione della filiera produttiva distrettuale a garanzia e tutela dell'eccellenza produttiva della nostra zona.

A questo fine è indispensabile arrivare a una valorizzazione e a una certificazione, anche in termini di qualità etica e ambientale, delle produzioni della zona; e per questo è indispensabile continuare l'impegno per rendere raggiungibile la soluzione definitiva del problema dell’adeguamento dei reflui conciari alle normative vigenti. L'attuazione dell'Accordo di Programma sulla razionalizzazione della depurazione delle acque (Tubone), che dovrà essere verificata nei tempi e modi di attuazione e nelle dimensioni, tenendo conto dei cambiamenti intervenuti nel settore conciario e della riduzione del numero delle aziende e della quantità degli scarichi. Andrà invece totalmente eliminata l'importazione per esclusivi scopi di profitto di reflui e rifiuti non funzionali al compimento dei cicli di depurazione, e che fanno rilevare la presenza negli scarichi di sostanze definite dalle normative come “pericolose” e che non si trovano nel processo di conceria.

Altri obiettivi che consideriamo fondamentali sono:

a)-la formazione degli imprenditori e dei lavoratori dipendenti;

b)-la ricerca e dell’innovazione di processo e di prodotto;

c)-il rafforzamento dei rapporti di filiera con i settori del calzaturiero e della moda;

d)il sostegno alla presenza nei mercati esteri, tanto nel campo dell’approvvigionamento delle materie prime quanto in quello della vendita del prodotto finito.

I processi di selezione delle aziende e di potenziamento di quei settori del comparto cuoio-calzaturiero che hanno la capacità di collegarsi alla filiera dell’alta moda prefigurano, per il futuro, una minore densità delle aziende di questi settori nel territorio rispetto a quella che siamo abituati a conoscere. Perché a questo processo non corrisponda anche una diminuzione dell’occupazione complessiva, occorre perciò favorire l’insediamento delle attività, sia produttive che di servizio, che possono operare a supporto dell’innovazione, e pensare anche da questo punto di vista a un ridisegno complessivo delle aree produttive.

I poteri pubblici dovranno garantire:

a)-massima attivazione degli strumenti regionali di facilitazione dell’accesso al credito;

b)-potenziamento delle strutture finalizzate alla ricerca, all’innovazione produttiva di prodotto e di processo e delle attività di formazione (POTECO), sia nel campo dell’istruzione tecnica e professionale (a partire dall'ITC Cattaneo), sia nel campo della formazione professionale iniziale e ricorrente degli imprenditori e degli operatori.

Ci sembra davvero singolare, data l'importanza di questi temi, di essere al momento l'unico soggetto che li mette al centro della campagna elettorale.

Comitato CambiaMenti

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