Santorsolaproject, presentato il progetto "Laboratorio San Lorenzo"

Nel corso della conferenza stampa di oggi, organizzata presso la Palazzina Reale, il coordinamento Santorsolaproject, l'Ordine degli Architetti e il Dipartimento di Architettura dell'Università di Firenze hanno presentato alla città il progetto partecipativo «Laboratorio San Lorenzo».

Nel corso dell’incontro, i tre soggetti promotori hanno spiegato la natura multi-scalare del progetto e le diverse fasi in cui si svilupperà. Alla base del progetto, l’analisi dell’area in cui si colloca il complesso di Sant’Orsola e la necessità di aprire spazi di dialogo e confronto pubblico intorno al tema dell’identità e trasformazione del centro storico di Firenze, di cui il rione San Lorenzo è considerato il nucleo fondamentale.

«Un progetto partecipativo non è una banale raccolta di opinioni individuali - ha spiegato Chiara Pignaris di Cantieri Animati, esperta di processi partecipativi, nel suo intervento - è un metodo semplice per trovare possibili soluzioni a questioni complicate, basato sul confronto dei diversi punti di vista e sul coinvolgimento, insieme agli esperti e ai facilitatori, della “gente comune”».

Il percorso avrà una durata di sei mesi e si articolerà in tre fasi principali, ascolto/coinvolgimento, condivisione e restituzione.

La prima fase, di ascolto/coinvolgimento, si svilupperà con interviste ai diversi soggetti locali, operatori economici, abitanti e cittadini di origine straniera. Questa fase è già iniziata oggi con l’evento lancio. Infatti, nel corso della mattinata, con la presentazione «Il più bel fiore ne colgo», i diversi attori sociali che hanno aderito all’iniziativa, hanno raccontato il proprio rapporto col rione San Lorenzo attraverso alcune immagini che identificano risorse e criticità, qualità e degrado percepiti negli spazi pubblici dell’area, avviando così una prima mappatura delle esigenze di chi vive e lavora in San Lorenzo e al Mercato Centrale.

Da aprile a giugno la fase di coinvolgimento proseguirà con passeggiate nel quartiere, interviste in profondità, focus group, incontri con esperti. Questi momenti di ricerca e apprendimento collettivi serviranno per raccogliere idee e preoccupazioni, analizzare le urgenze del tessuto sociale, considerare le esternalità positive e negative delle attuali attività economiche, avanzare le prime ipotesi di sviluppo.Il prossimo appuntamento da mettere in agenda è stato fissato per sabato 6 aprile, dalle 15.30 alle 17.30, presso la Pasticceria Sieni in Via Sant'Antonino: un incontro aperto alle associazioni, alle comunità straniere e ai gruppi di cittadinanza attiva, per progettare insieme l'itinerario della prima passeggiata nel quartiere.

La seconda fase, quella della condivisione, si svolgerà secondo la formula del ‘laboratorio interattivo’, realizzato con metodologie che facilitino il dialogo tra i diversi punti di vista. A fine giugno sarà organizzato un evento pubblico in Sant'Orsola, in cui, sulla base dei risultati emersi nella fase di ascolto, si procederà, con l’ausilio di saperi esperti, a elaborare un programma condiviso di interventi per la rigenerazione degli spazi pubblici di San Lorenzo e la riqualificazione del Sant’Orsola. In occasione della festa rionale del 10 agosto, invece, sarà allestito un punto informativo in Piazza San Lorenzo.

La terza e ultima fase è quella della restituzione, in cui saranno presentati alla città gli esiti del processo. L'obiettivo è la sottoscrizione, da parte dell’Amministrazione pubblica e dei soggetti promotori del progetto, di un protocollo attuativo e di monitoraggio del programma di azioni strategiche elaborato nel corso del processo. Un piano di azione per il rilancio del rione e degli spazi a uso sociale e culturale del Sant’Orsola, di impegni reciproci, di linee guida per la riqualificazione e la gestione del complesso, e di soluzioni tecniche di carattere economico-finanziario. Questa fase si concluderà con un altro evento pubblico in Sant'Orsola, previsto per il 21 ottobre, nella ricorrenza della festa di Sant'Orsola.

Emanuele Salerno, Santorsolaproject: «Consapevoli del patrimonio di inestimabile valore che abbiamo ereditato, la cui tutela e valorizzazione necessità di competenza ed esperienza, abbiamo coinvolto le migliori intelligenze della città per ridisegnare, a partire dalle esigenze dei residenti, il futuro di questa parte del centro storico e dell’ex Convento di Sant’Orsola. Con questo progetto intendiamo rimettere al centro dell’agenda pubblica e politica della città i bisogni degli abitanti e i temi dell’identità e delle trasformazioni del centro storico di Firenze».

Fonte: Ufficio stampa

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