AutismoToscana, in piazza per una vita libera ed autodeterminata

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Il prossimo 2 Aprile 2019 a Firenze si terrà una grande manifestazione. Per la prima volta le persone con Autismo, le loro famiglie, insieme a tanti amici, associazioni e istituzioni sfileranno per le vie di Firenze per chiedere, con voce alta e ferma il diritto ad una vita libera ed autodeterminata lontano da ogni forma di istituzionalizzazione: "E ora la vita" è lo slogan della manifestazione.

Il ritrovo è per le ore 9 di martedì 2 aprile a Firenze in Piazza Santa Maria Novella. Da qui guidati da Marco Cavallo ci dirigeremo verso l'auditorium di Sant'Apollonia dove si cocluderà la mattinata con un dibattito. Su questa iniziativa la redazione del sito ha voluto fare alcune domande al nostro Presidente Marino Lupi

Pubblichiamo la prima parte di questa chiacchierata

Perché una manifestazione di piazza? È la prima volta, che succede, che cosa vi ha spinti?

Abbiamo deciso per una manifestazione di piazza perché i tempi sono maturi per uscire fuori, per farsi vedere, per poter dire con grande determinazione: ci siamo anche noi. Fino ad oggi tutte le iniziative che hanno riguardato l'autismo e le persone con autismo si sono svolte al chiuso dei convegni, seminari, congressi, dibattiti. Così facendo la questione è sempre rimasta confinata in un ambito sanitario o socio-sanitario. Abbiamo ascoltato un'infinità di professionisti che ci hanno propinato la loro ricetta, più o meno giusta, più o meno corretta, ma sempre in un ambito socio-sanitario. Abbiamo discusso di leggi, di delibere, di circolari e regolamenti, abbiamo fatto le nostre valutazioni per poi, ciascuno di noi, ritornare a casa con gli stessi problemi del giorno precedente. Basta, siamo stanchi di questo andazzo ripetitivo e senza sbocchi. Il 2 Aprile 2019 per le strade di Firenze vogliamo dire: ci siamo anche noi e abbiamo gli stessi diritti di ogni cittadino di questo paese. Saremo tanti, saremo colorati, rumorosi, forse anche un po' strani. Ma saremo NOI, per le strade, nelle piazze, in mezzo a tutti, cisoè dove vogliamo stare.

E ora la vita è lo slogan di questa manifestazione

Appunto. E ora la vita non è solo lo slogan, non è un grido o una supplica come qualcuno ci ha detto ma è solo ciò di cui abbiamo diritto. Abbiamo discusso di autismo, di presa in carico, di approcci, abbiamo discusso di leggi, nazionali e regionali. Benissimo, e ora la vita quindi. Vogliamo solo ciò che ci spetta di diritto, vogliamo essere previsti in una società che ci sappia accogliere. Vogliamo provare a realizzare qualche desiderio o mettere in pratica le nostre attitudini, anche minime e i nostri talenti, anche minimi, in una società che ci sappia proteggere come deve proteggere ogni figlio più fragile. Siamo persone e vogliamo essere trattati come tali, come persone. Persone fragili, a volte nolto fragili, persone strane, a volte molto strane, ma persone.

A chi vi rivolgete?

Ci rivolgiamo a tutte le persone, a tutta la cittadinanza, cittadinanza intesa come polis e quindi alla politica e quindi anche e soprattutto alle istituzioni che hanno il dovere di programmare e pianificare una società che ci sappia accogliere e di costruirla con il nostro contributo: “La bussola non può che essere un progetto di società, costruito non nell’interesse dei suoi beneficiari, ma con il loro consenso preventivo e con il loro protagonismo”.

Fonte: AutismoToscana

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