La CGIL di Firenze, che ha stretto una rapporto di collaborazione col sindacato Cut di Pemambuco e tra le città di Firenze e Recife, e la Casa do Brasil em Florença, la comunità brasiliana molto numerosa e attiva in città, chiedono al Comune di Firenze di intitolare una piazza o una via a Marielle Franco, l'attivista brasiliana di cui oggi ricorre l'anniversario dell'assassinio.
Marielle è stata la prima donna nera ad essere eletta in consiglio comunale a Rio de Janeiro. Militante politica, sociologa, femminista, moglie, lesbica, ha sempre combattuto per i diritti degli emarginati. E’ stata uccisa a Rio de Janeiro nella notte tra il 14 e il 15 marzo 2018, a soli 38 anni. Quella sera era appena uscita da una riunione in cui aveva discusso di violenza contro le donne nere e stava rientrando a casa, quando è stata ammazzata con nove colpi di pistola. Nell'agguato ha perso la vita anche il suo autista.
Marielle abitava nel Complexo do Maré, un agglomerato di favelas, dove viveva in mezzo agli ultimi. Lì era nata e da lì era iniziata la sua lotta per la difesa dei diritti umani.
“Le rose della resistenza nascono nell’asfalto, io ricevo rose, ma rimango sempre con il pugno chiuso e dal mio posto parlo dei mali e dei disordini che affliggono le nostre vite”.
E’ di questa settimana la notizia dell’arresto di due ex poliziotti, presunti autori materiali dell’assassinio e che avrebbero avuto rapporti con la famiglia dell’attuale Presidente del Brasile Jair Bolsonaro, ma restano ancora ignoti i mandanti dell’omicidio.
Marielle Franco oggi è il simbolo, in Brasile e nel mondo intero, della lotta delle donne, della difesa dei diritti umani, della nuova resistenza contro tutte le forme di oppressione.
Il suo omicidio è l'ennesimo esempio dei pericoli che i difensori dei diritti umani devono affrontare.
Per questi motivi riteniamo doveroso rendere omaggio alla memoria di Marielle.
Fonte: Cgil Firenze e Toscana - Ufficio Stampa
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