Pietro Cataldi, Rettore dell’Università per Stranieri di Siena e Giuseppe Antonio Marra, Comandante Comando Provinciale Guardia di Finanza di Siena hanno presentato alla stampa un protocollo di intesa per la verifica dei dati sul reddito familiare degli studenti.
Le università pubbliche statali non possono in Italia gravare sulla tassazione studentesca per una quota superiore al 20% del finanziamento ministeriale. In questo modo si intende valorizzare, a differenza di altri paesi, la funzione pubblica della formazione superiore. E' innanzitutto per questo che il costo delle iscrizioni universitarie è in Italia molto basso, anche se non è mai stata compiuta la scelta radicale (che alcuni paesi fanno, a partire dalla Germania) di rendere del tutto gratuita la frequenza ai corsi universitari.
Per esempio, il costo medio di iscrizione ai corsi di laurea presso l'Università per Stranieri di Siena è di 1.000 euro annui, laddove il costo sostenuto per ciascuno studente è circa otto volte superiore. In concreto si va da iscrizioni gratuite per studenti con reddito familiare particolarmente basso (no tax area) a un massimo di 1.900 euro annui. Le esenzioni sono applicate sulla base del reddito e del merito.
E' dunque necessario essere certi che il reddito certificato corrisponda alla realtà: il denaro pubblico, hanno sottolineato Cataldi e Marra, deve essere infatti impegnato per studenti meritevoli e bisognosi, non certo per evasori. Esistono già diverse forme di controllo circa la veridicità dei dati forniti, ma al fine di rendere più efficaci tali verifiche è stato sottoscritto un protocollo di collaborazione tra il comando provinciale senese della Guardia di Finanza e l'Ateneo. Sarà così più agevole attuare verifiche approfondite sui casi dubbi e su un campione sorteggiato.
Si tratta di una intesa importante fra due istituzione pubbliche che ancora una volta valorizza il senso civico e lo spirito di collaborazione che caratterizzano Siena.
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