Tari in aumento a Pistoia, Confcommercio: "Serve una revisione del servizio"

Tari in aumento a Pistoia: per Confcommercio serve una revisione del servizio che non vada a gravare totalmente su imprese e famiglie.

L’Associazione rilancia l’allarme su uno dei temi caldi per le attività del territorio che, questa volta, riguarda tutto il comune di Pistoia.

Le bollette peseranno del 15% in più rispetto al 2018 e poco potranno fare le agevolazioni previste o confermate dall’Amministrazione contro l’inevitabile ricaduta che gli aumenti avranno sul tessuto economico locale.

In questo contesto, ciò che più di tutto è inammissibile è che siano proprio gli utenti ad essere interamente penalizzati dai difetti del servizio di raccolta e smaltimento.

Carenze che riguardano tutto il ciclo di gestione, a partire dall’insufficienza di impianti in Toscana in grado di smaltire i rifiuti prodotti e che sono figlie di mancati investimenti e non adeguata programmazione. Da qui deriva la necessità di trasportare i rifiuti in strutture esterne con il conseguente aumento del costo di oltre il 50% sulla parte dell’indifferenziata.

Per non parlare poi delle elevate insolvenze che ogni anno incidono sulla definizione della tariffa, innescando anno dopo anno un meccanismo di aumenti a discapito di tutti quei soggetti che si fanno carico dei propri oneri.

C’è inoltre da dire che a Pistoia l’indifferenziata è in aumento: un segno, questo, che evidenzia la mancata diffusione di azioni che diano la possibilità a famiglie e imprese – ad esclusione del centro storico – di svolgere la raccolta differenziata in modo preciso e corretto e di agevolare quindi lo smaltimento.

Fonte: Ufficio Stampa

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