“Una proposta irricevibile, che infatti ha incassato il diniego di tutta la Commissione sanità – spiega il consigliere regionale, Jacopo Alberti – un adeguamento di stipendio per i dirigenti del settore sanità che non prevede una verifica dei risultati, anzi: dipendendo esclusivamente dal trasferimento da un ente sanitario all’altro, ovvero su nomina, non si incentiva a fare meglio, ma solo a scalare posizioni di potere per avere maggiori guadagni personali. Non si incentiva la meritocrazia, solo la piaggeria, per avere la nomina migliore”.
“La commissione ha votato contro questa proposta, che porta la firma di Rossi e Saccardi, nella cui visione della sanità toscana evidentemente contano prima gli stipendi che i pazienti. Si rischiava di creare un pericoloso precedente: gli stipendi di tutti i dirigenti sanitari trasferiti negli anni a venire avrebbero avuto lo stesso aumento, andando a pesare sulle casse regionali, e quindi sulle tasche dei cittadini, in modo incalcolabile. Inoltre – conclude Alberti – c’è qualcosa che non mi convince anche sulla previsione finanziaria di questa Pdl: vengono conteggiati ‘solo’ 77mila euro in tre anni (da aprile 2019 a tutto il 2021). Sembra una modifica ad personam, e su questo indagherò con tutti i mezzi istituzionali a mia disposizione”.
Fonte: Ufficio Stampa
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