Via libera alla mozione sulla ratifica del trattato per la messa al bando delle armi nucleari e la corretta informazione dei cittadini toscani residenti nelle aree interessate rispetto al rischio nucleare. L’atto, illustrato da Tommaso Fattori (Sì-Toscana a Sinistra) e sottoscritto anche dal consigliere Pd Francesco Gazzetti, impegna la Giunta ad attivarsi presso il Governo perché in tempi brevi il nostro Paese ratifichi il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari; e a sollecitare i sindaci, quali autorità comunali di Protezione civile, interessati da situazioni di possibile rischio di emergenza radiologica – per presenza di navi a propulsione nucleare o per transito di materiale atomico – a fornire tutte le informazioni possibili e utili alla cittadinanza.
Come chiarito da Fattori, la mozione agisce su due fronti. Pone l’accento sulla necessità per l’Italia di sostenere la messa al bando delle armi nucleari attraverso la ratifica del Trattato approvato a luglio 2017 dall’assemblea generale dell’Onu; e solleva il problema della mancata informazione di quanti risiedono in aree a “rischio nucleare”, ossia nella fascia circostante il porto di Livorno e la base militare statunitense di Camp Darby.
Il porto labronico “può essere scalo per naviglio militare a propulsione nucleare, anche in funzione di rifornimento di armamenti alla vicina base militare americana”, si legge nella mozione. “La condizione ‘nucleare’di Livorno è stata certificata dalla prefettura. Non a caso nel gennaio 2017 si è provveduto ad elaborare, con tutti i soggetti interessati, pianificazioni di emergenza di tipo ‘classificato’ e quindi non comunicabile all’esterno se non nella parte relativa all’informazione della popolazione. Di qui l’impegno duplice del testo al voto dell’aula, come spiegato da Fattori. Il Consiglio si è mosso “nella direzione della sensibilità verso la protezione della popolazione e della prevenzione”, ricordando che “la popolazione che risulterebbe a effettivo rischio di emergenza radiologica va oltre i residenti della città di Livorno e tocca anche le province di Pisa e di Lucca”. L’altra direzione intrapresa intende invece “dare un segnale politico” in un contesto di “forte preoccupazione”, dopo che il Presidente degli Stati Uniti ha annunciato l’intenzione di ritirarsi dall’Intermediate-range- nuclear forces tready, con il quale l’Unione Sovietica e gli Stati Uniti nel 1987 misero al bando missili a medio e breve raggio lanciati da terra, “ponendo di fatto fine alla guerra fredda”, come ha ricordato Fattori.
Giacomo Giannarelli (M5S), richiamando la posizione del Movimento rinvenibile in “atti concreti” (il consigliere ha citato, tra l’altro, le risorse tolte agli armamenti e l’annuncio del ritiro delle truppe dall’Afghanistan), e annunciando il voto a favore, ha rimarcato che nell’aula del Consiglio regionale magari si approvano atti “sulla fame nel mondo, ma non ci si ricorda di questioni su cui la Regione ha stretta competenza”, come “rifiuti, acqua, sanità, infrastrutture”.
Monica Pecori (gruppo Misto-Tpt) ha espresso apprezzamento per l’atto che ha anche sottoscritto: “E’ un compito di questo Consiglio avere la possibilità di farsi sentire a livello governativo – ha precisato – e non trovo niente di strano nel fatto che i Comuni rispettino i loro compiti”. La consigliera ha precisato che a Livorno c’è un piano di protezione che risale al 2011 “che non ha attenzionato” il problema in discussione e anche altri. “E’ un compito della protezione civile fare comunque in modo che i cittadini siano a conoscenza dei rischi a cui sono sottoposti”.
Da Francesco Gazzetti (Pd) il ‘grazie’ a Fattori, per il lavoro condiviso sul testo. “Qui non si parla di una cosa astratta – ha voluto precisare il consigliere citando Giannarelli –: qui si tratta di indicare alle amministrazioni del territorio il dovere di informare e mettere in condizione i cittadini di essere informati, e di sapere quali sono i potenziali rischi”. Gazzetti ha parlato “un concetto di protezione civile”. Il consigliere ha poi ricordato che ci sono già stati atti votati “ad esempio, sui trattati internazionali per la non proliferazione del nucleare”, ricordando una mozione di mesi fa. In ultimo, il richiamo all’importanza del “principio, del rispetto e dell’impegno nei confronti di una cultura di pace. Spesso ci accorgiamo quanto ce ne sia bisogno quando purtroppo non è più nella disponibilità dei popoli”.
Fonte: Toscana Consiglio Regionale
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