Morte Arafet, Poggianti: "Il Comune non ha mai espresso solidarietà alla polizia"

Andrea Poggianti e il Centrodestra tornano a parlare del caso di Arafet Arfaoui, il 32enne deceduto lo scorso 17 gennaio durante un fermo di polizia a Empoli. L'occasione è una conferenza stampa dedicata al tema della sicurezza e dei problemi legato all'immigrazione a cui ha partecipato anche il senatore di FdI Achille Totaro.

Il candidato sindaco del Centrodestra, che pochi giorni dopo i fatti visitò il commissariato di polizia per portare la vicinanza di FdI, esprime nuovamente la solidarietà alla polizia "accusata impropriamente di omicidio, quando poi si è scoperto questa persona essere morta per overdose" e critica l'Amministrazione per non aver fatto lo stesso: "Dispiace che dopo i fatti del tunisino morto in circostanze tragiche e alla cui famiglia esprimo le mie condoglianze, l'Amministrazione non abbia mai alzato al cornetta per esprimere solidarietà".

Rispetto a quanto dichiarato da Poggianti va specificato che fino ad oggi l'autopsia non ha accertato che la morte sia avvenuta per overdose, ma solo che nel corpo di Arfoui sono state trovate tracce di droga. Gli esami tossicologici erano stati fissati per febbraio, ma ad oggi non sono stati resi noti eventuali risultati. Inoltre non ci sarebbero le relazioni dei consulenti, né tanto meno sono arrivati i risultati istologici.

Anche il senatore Totaro ritorna sul fatto di cronaca e parla di "strumentalizzazione": "Quando una persona muore è sempre una sconfitta per tutti, ma strumentalizzare quei fatti per dare contro le forze dell'ordine è una cosa sbagliatissima. Bisognerebbe capire quanto è difficile per le forze dell'ordine operare in situazioni difficili, come quelle di una persona che va in escandescenza sotto uso di sostanze stupefacenti. Parlare è facile intervenire è più difficile. È stupido partire dal presupposto che chi è in divisa si è comportato male, ci si pone subito male e si è poco credibili quando si parla di sicurezza".

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