È stata firmata ieri l’ipotesi di contratto collettivo integrativo aziendale di Careggi. La Direzione e le Rappresentanze Sindacali (RSU aziendale e organizzazioni sindacali firmatarie di contratto) hanno raggiunto una intesa – spiega Rocco Damone direttore generale di Careggi – che va nella direzione di valorizzare l'esperienza professionale nell'ambito delle progressioni economiche e di rafforzare il coinvolgimento del personale nel raggiungimento degli obiettivi di performance.
Il personale è la risorsa più importante per Careggi e con questo accordo – prosegue Damone – abbiamo condiviso strumenti di valorizzazione delle competenze e delle professionalità che quotidianamente operano in Ospedale al servizio del bisogno di salute dei cittadini. Per questo con un significativo impiego di risorse, l’esperienza professionale degli operatori viene valorizzata con il riconoscimento di aumenti stipendiali relativi alla progressione economica nell’ambito dei rispettivi profili professionali.
Abbiamo condiviso – aggiunge Damone – un sistema di attribuzione dei premi correlati alla performance che coinvolge tutto il personale nel raggiungimento degli obiettivi aziendali e delle singole strutture organizzative. Al contempo sono stati valorizzati gli elementi di performance individuale. E’previsto un sistema a premi crescenti in relazione al raggiungimento di più alte performance.
Particolare attenzione è stata dedicata al personale in stato di gravidanza – spiega Maria Chiara Innocenti, direttore amministrativo di Careggi – al fine di promuovere la migliore condizione lavorativa conciliabile con la maternità è previsto lo svolgimento di attività compatibili con lo stato di gravidanza anche attraverso un arricchimento professionale delle dipendenti con specifici percorsi formativi e di aggiornamento. A questo si aggiunge il raddoppio del premio per il periodo lavorativo antecedente l'astensione obbligatoria.
Per valorizzare l'impegno del personale in particolari condizioni di lavoro è stata inoltre innalzata l'indennità di pronta disponibilità per i lavoratori reperibili nei notturni e festivi e l’indennità di lavoro notturno. Infine l’accordo prevede la gestione delle eccedenze orarie accumulate negli anni precedenti o mediante specifici piani di recupero o mantenendo apposite risorse destinate per il pagamento di ore di lavoro straordinario.
Careggi – conclude Damone – è fra le poche aziende che ha redatto e siglato l'accordo secondo la formula del Testo unico di Contratto Collettivo Integrativo Aziendale, contenente tutte le materie di competenza. I’ipotesi di contratto è stata sottoscritta oltre che dalla delegazione di parte datoriale, dalla RSU aziendale e dalle organizzazioni sindacali FP CGIL, CISL FP, FIALS, FSI. La procedura prevede l'invio dell'ipotesi di contratto al Collegio sindacale dell'Azienda per le verifiche di competenza.
La Fp Cgil Firenze: “Un passo avanti, prime risposte ai lavoratori. Ora bisogna assumere”
Innalzamento dell’indennità notturna a 25,60 euro; indennità di pronta disponibilità pagata mensilmente e non più a saldo l’anno successivo; regolamentazione degli straordinari; tutti i dipendenti con i requisiti di anzianità professionale avranno un riconoscimento della propria professionalità, infatti potranno fare una nuova progressione economica con un aumento di salario in busta paga di circa 500 euro per una categoria D (infermieri e amministrativi); modifica del sistema di valutazione interna mettendo al centro la crescita dei dipendenti passando da un sistema penalizzante a un sistema valorizzante; inclusione dei lavoratori somministrati nel sistema di produttività aziendale. Sono questi i punti principali dell’accordo sul rinnovo del contratto integrativo firmato ieri dopo una trattativa durata oltre 4 mesi (da sindacati, Rsu e Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi) per i 4mila dipendenti lavoratori dell’ospedale fiorentino di Careggi.
Commenta Michele Tortorelli, Responsabile aziendale per la Fp Cgil Firenze: “Con questa firma si danno delle prime risposte ai lavoratori e le lavoratrici andando ad aumentare il salario in busta paga ed andando a riconoscere il disagio di coloro che lavorano di notte e/o per le pronte disponibilità aumentando le indennità e valorizzando la professionalità degli operatori con le progressioni economiche. Altro punto importante è l'inserimento di un meccanismo di governo dello straordinario che non deve essere utilizzato per sopperire alla carenza cronica di organico aumentando i carichi di lavoro sul personale in servizio. Anche se il tema non è oggetto di contrattazione integrativa, resta aperto il capitolo assunzioni a Careggi: i reparti sono in sofferenza e non sono più rinviabili le assunzioni. Non è ammissibile continuare a lavorare sotto organico mettendo a rischio la qualità dei servizi sia degli operatori che degli utenti. Siamo soddisfatti di questo accordo ma siamo consapevoli che è un primo passo e ancora tanto è il lavoro da fare”.
Aggiunge Alessio Branciamore, Segretario FP CGIL Firenze con delega alla sanità “Si tratta di un accordo importante non solo perché arriva dopo la firma del rinnovo del Contratto nazionale avvenuta lo scorso anno, grazie al quale la contrattazione aziendale viene sbloccata superando la legge Brunetta, ma anche per il contenuto dell'accordo che dà risposte concrete ai dipendenti che tutti i giorni con il loro lavoro sopperiscono alla mancanza di personale garantendo con professionalità i servizi sanitari ai cittadini”.
I PUNTI DELL’ACCORDO NEL DETTAGLIO
- Progressioni economiche orizzontali (fasce): a partire dal 1/1/2019 tutti i dipendenti che avranno 24 mesi di anzianità professionale al 31/12/19 all’interno della fascia economica potranno fare una nuova fascia. I lavoratori grazie ad una nuova fascia avranno un aumento stabile che varia da categoria a categoria. Per un infermiere o un amministrativo l’aumento sarà di circa 500 € annui.
- Valorizzazione della performance: Il sistema di valutazione è stato modificato passando a nostro avviso da un sistema penalizzante a un sistema valorizzante del personale. Dal sistema di valutazione sono stati esclusi i “comportamenti di natura soggettiva” che spesso sono oggetto di valutazioni opinabili e non oggettive. Per la prima volta, su nostra richiesta, sono stati inclusi nel sistema di valutazione aziendale i lavoratori in somministrazione che saranno valutati e riceveranno la quota di salario legata alla valutazione (premio di produzione).
- Indennità notturna: nella nostra piattaforma il sindacato ha chiesto che venisse valorizzato il disagio dei lavoratori che lavorano di notte (inserire numero di persone turniste). Per questo è stato chiesto e ottenuto un primo innalzamento della indennità notturna a 25,60 euro a notte. Questo primo aumento porterà ad avere un incremento di questa indennità di circa 200 euro l’anno.
- Indennità di pronta disponibilità: il sindacato ha chiesto che lo strumento delle pronte disponibilità non venisse da una parte utilizzato in modo improprio, aumentando i carichi di lavoro dei dipendenti; inoltre, è stato chiesto che venisse valorizzato aumentando l’indennità di Pronta disponibilità. L’accordo prevede il superamento del vecchio modello di pronte disponibilità, con la distinzione tra chi veniva chiamato e chi no, per un nuovo modello di indennità unica non più pagata “a saldo” l’anno successivo ma mensilmente con tutte le altre indennità. La nuova indennità prevede un pagamento di 27 euro contro i 20,65 previsti dal CCNL.
- Ore di lavoro straordinario: il sindacato ha chiesto che lo strumento dello straordinario venisse utilizzato come previsto dal Contratto nazionale e non per coprire la mancanza di personale. Non è ammissibile che la mancanza di personale si scarichi sugli altri lavoratori. L’accordo prevede che, su richiesta del dipendente al responsabile, le ore di straordinario accumulate possano essere recuperate tramite un piano e che, solo se per esigenze di servizio, non possono essere recuperate le ore verranno pagate per un massimo di 180 ore annue con una franchigia di 40 ore.
- Orario di lavoro: il sindacato ha chiesto che venisse rispettato il Contratto nazionale che prevede 10 minuti di cambio divisa per chi la indossa e 15 minuti per cambio divisa e consegne. Inoltre, è stato chiesto che, come previsto sempre dal Contratto nazionale, si elevassero questi minuti di ulteriori 4. Quest’ultimo punto è stato rinviato al termine del confronto sindacale sull’articolazione degli orari che non è materia di contrattazione.
Fonte: Aou Firenze
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