Dopo il successo di Lorenzo Baglioni con Bella, Prof!, il Teatro Francini ospita venerdì 15 marzo (ore 21) il secondo appuntamento per la stagione serale 2019, promossa da Comune di Serravalle Pistoiese e Associazione Teatrale Pistoiese: Bartali: prima tappa, uno spettacolo, in forma di monologo, che vuole, attraverso la figura di uno dei ciclisti italiani più significativi del nostro secolo, approfondire alcune tematiche storiche connesse agli anni dell’occupazione nazista e alle relative conseguenze.
Nato da un'idea di Paola Bigatto e Lisa Capaccioli (come Progetto speciale Radicondoli Festival 2017), e da quest'ultima scritto e diretto, vede come protagonista Francesco Dendi ed è prodotto da Factory TAC con la collaborazione di La Gualchiera.
In scena un ragazzo, appassionato di ciclismo, che si fa chiamare “I’ Bartali” perché è il suo ciclista preferito. Il nostro protagonista, innamorato delle corse e della sua bicicletta, si inventa un “Giro d’Italia” tutto suo: fa parte della rete di assistenza clandestina e ogni giorno si deve occupare di portare abiti, cibo e documenti falsi ad ebrei nascosti nella campagna toscana. Il suo sogno di essere proprio come “Ginettaccio” si realizza. Il finto Bartali, come quello vero, fa del bene senza che si sappia e sfrutta il talento di saper correre in bicicletta per svolgere la sua ardita missione.
"Da quando Gino Bartali, oltre ad essere insignito di titoli sportivi, è stato nominato “Giusto tra le Nazioni” per la sua opera di aiuto strettamente connessa all’attività della DELASEM (delegazione per l’assistenza degli emigranti) la nostra attenzione – spiega la compagnia – si è focalizzata su due elementi: da una parte Bartali, grande corridore ma anche uomo dotato di un grande senso di umanità per l’opera di assistenza che ha svolto in silenzio nel periodo 1943-1944, dall’altra la DELASEM, una rete, prima autorizzata dal regime fascista e poi negata, che attraverso l’operato clandestino di volontari, religiosi, partigiani, civili, ha dato aiuto ad ebrei ed ebrei italiani in uno dei momenti più difficili per l’umanità. Bartali faceva parte della rete, perché connesso al Cardinale di Firenze, Elia dalla Costa (anche lui membro attivo della Delasem sul territorio Toscano) e si occupava di trasportare carte d’identità false sotto la sella della sua bicicletta da Firenze ad Assisi, passando per Perugia. Essendo un ciclista e dovendosi allenare anche se l’attività sportiva ufficiale era ferma, Bartali aveva la possibilità di viaggiare attraverso le strade senza essere fermato ai posti di blocco, o se fermato, la sua fama gli permetteva di non essere soggetto a troppe domande."
È proprio questo percorso lo spunto che ha suggerito la struttura dello spettacolo, composto di “tappe” vittoriose ma silenti. Tappe dense di racconti, descritte attraverso gli occhi curiosi e attenti di un personaggio che si muove in un percorso geografico lungo le strade dell’Italia in guerra sulla via della solidarietà.
Venerdì 15 Marzo 2019, ore 21
Factory TAC
con la collaborazione di La Gualchiera
Bartali: Prima Tappa
da un'idea di Paola Bigatto e Lisa Capaccioli
testo e regia Lisa Capaccioli
con Francesco Dendi
tecnica, luci e video Alessandro Di Fraia, Chiara Nardi
Progetto speciale Radicondoli Festival 2017
Fonte: Comune di Serravalle Pistoiese - Ufficio Stampa
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