Memoriale di Auschwitz, raccolti 1.610 euro alla cena a Scandicci

L'ingresso di Auschwitz

Oltre 250 partecipanti giovedì 7 marzo 2019 a Il Ponte, alla cena a sostegno del finanziamento del restauro del Memoriale italiano di Auschwitz. Nell'ambito della serata sono stati raccolti 1610 euro. L'iniziativa, patrocinata dal Comune di Scandicci, rientra nella campagna “Conserva la Memoria – Sostieni il restauro del Memoriale italiano di Auschwitz” organizzata fino al 27 marzo 2019 dall'Associazione nazionale ex Deportati nei campi nazisti Aned sezione di Firenze, da Unicoop Firenze, in collaborazione con l'Associazione nazionale Partigiani d'Italia Anpi di Firenze, Arci Toscana, Comunità Ebraica di Firenze e Cgil Firenze. Alla cena di giovedì 7 marzo erano presenti i Sindaci di Mauthausen Thomas Punkenhofer e di Scandicci Sandro Fallani. Il Memoriale italiano ai deportati nei Campi di sterminio nazisti, collocato inizialmente nel Blocco 21 di Auschwitz, è stato trasferito a Firenze per scelta del consiglio nazionale di Aned, proprietaria dell'opera; “Una scelta forzata – spiegano i responsabili dell'Associazione nazionale ex Deportati nei campi nazisti - in seguito all’ultimatum lanciato dalla direzione del Museo Statale di Auschwitz all'Aned e al Governo italiano per lo smontaggio del Memoriale”. L'opera sarà collocata a breve nel Centro Ex3 di piazza Bartali a Firenze, ma prima della nuova sistemazione necessita di un restauro al quale tutti possono contribuire, aderendo alle iniziative organizzate, oppure andando su www.eppela.com/conservalamemoria , oppure infine donando alle casse nei punti vendita Coop.fi.

Il Memoriale porta le firme di testimoni-autori del peso di Primo Levi, Lodovico Belgiojoso, Teo Ducci, Gianfranco Maris, che lavorarono a questo progetto insieme a Nelo Risi, Luigi Nono, Pupino Samonà e altri.“L'allestimento italiano era l'unica opera d'arte tra le esposizioni nazionali all'interno del Museo – spiega l'Aned - All'indomani della caduta del regime comunista in Polonia, i governi polacchi hanno a più riprese criticato il Memoriale, sostenendo che non è coerente con le nuove linee guida dettate dal Museo (peraltro parecchi anni dopo la realizzazione dell'opera). Il padiglione italiano infine è stato chiuso ai visitatori fin dal luglio 2011”.L'Aned ha difeso in ogni modo la propria opera d'arte affinché rimanesse allestita nel Blocco 21 di Auschwitz. Un contenzioso durato molti anni, fino a quando la direzione del Museo, sollecitata dal Governo polacco, ha lanciato un ultimatum: spostate il Memoriale, altrimenti lo smontiamo e lo chiudiamo nei nostri magazzini.

Finalmente il Memoriale avrà una nuova sede: nel centro Ex3 di Firenze, in piazza Bartali, sono in corso i lavori murari presso l'immobile ed i lavori di restauro di oltre 500mq di tele a cura dell'Opificio delle Pietre Dure.

“Il centro Ex3 parte dall'esperienza e dalle competenze già maturate dal Museo della Deportazione di Prato che ogni anno accoglie migliaia di visitatori, per questo ha le potenzialità per diventare il più grande centro a livello italiano per lo studio delle deportazioni nei lager nazisti”.“Salvare il Memoriale degli italiani di Auschwitz è un'operazione fondamentale e ambiziosa – dicono i i responsabili dell'Associazione nazionale ex Deportati nei campi nazisti - Lo stiamo realizzando grazie al lavoro svolto in sinergia fra vari enti ed istituzioni che stiamo portando avanti da oltre quattro anni. I principali attori coinvolti sono Aned che è la proprietaria dell'opera d'arte; Regione Toscana che ha stanziato un finanziamento di oltre due milioni di euro per le opere murarie dell'edificio Ex3 e per il nuovo allestimento espositivo. Il Comune di Firenze ha messo a disposizione l'immobile e le competenze del proprio personale per la realizzazione dei lavori. La ditta K-Array ha fornito i mezzi audio necessari alla fruizione dell'opera ed è in corso una collaborazione con Tempo Reale per la rimasterizzazione della parte sonora. Ente Cassa di Risparmio ha contribuito con oltre trecentomila euro per il restauro delle tele che si estendono per circa 500 mq. L'Opificio delle Pietre Dure sta realizzando il restauro dell'opera d'arte in un locale messo a disposizione da Firenze Fiera”.

Per completare il restauro dell'opera sono però necessari ulteriori 40 mila euro, fondamentali per poter realizzare il nuovo telaio in metallo sul quale verranno rimontate le tele e della passerella in legno, delle dimensioni di circa 400mq che attraversa il Memoriale. E' possibile contribuire alla raccolta fondi su www.eppela.com/conservalamemoria , oppure attraverso le seguenti modalità: donando alle casse dei punti vendita Coop.fi almeno 1 euro o 100 punti della carta socio (Unicoop Firenze raddoppierà ogni contributo versato alle casse); mediante bonifico bancario all'IBAN IT 65P 06160 02827 000014108C00 , partecipando alle iniziative che saranno organizzate sul territorio toscano.

L'Aned, Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti, è nata nell'immediato dopo guerra per volontà dei sopravvissuti dei lager nazisti e dei familiari dei caduti. Raccoglie al proprio interno deportati per motivi razziali e politici. L'Aned è strutturata con 28 sezioni presenti in tutta Italia.

Ogni anno in Toscana Aned si occupa di organizzare centinaia di incontri nelle scuole primarie e secondarie dei nostri territori. Tutto il lavoro viene svolto da volontari, gli ultimi sopravvissuti, i familiari, insegnanti in pensione, studenti, appassionati della storia della deportazione.

Nel mese di gennaio, in collaborazione con Regione Toscana ed il Museo della Deportazione e Resistenza, le sezioni Aned partecipano al Treno della Memoria e al Meeting del Mandela Forum, eventi che coinvolgono migliaia di giovani provenienti da tutta la Toscana.

Ai primi di maggio di ogni anno, in occasione dell'anniversario della liberazione del KZ di Mauthausen, organizza un pellegrinaggio laico negli ex lager nazisti di Germania, Austria ed Italia; visitiamo Dachau, Ebensee, Gusen, Hartheim, Mauthausen e la Risiera di San Sabba a Trieste.

Nel 2018 sono stati accompagnati oltre 250 studenti, e complessivamente dalla Toscana sono state coinvolte circa 800 persone.

Fonte: Comune di Scandicci - Ufficio stampa

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