Sono state presentate alle imprese del territorio le ultime ricerche sui dispositivi elettronici “stampati” su carta e materiali flessibili, svolte nel nuovo laboratorio “printable electronics” del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell'Università di Pisa. Il laboratorio è coordinato da Gianluca Fiori, docente di elettronica al dipartimento e vincitore di un prestigioso ERC del Consiglio Europeo delle Ricerche proprio per le sue attività in questo ambito.
“Si tratta di un campo di studi – commenta Fiori – che rappresenta una grande occasione, soprattutto per le aziende che operano nel settore di carta e pelli, per innovare i propri prodotti. La nuova tecnologia per la stampa di dispositivi elettronici, infatti, può modificare oggetti di uso quotidiano, come bende, pannolini o cerotti, che, provvisti di elettronica bidimensionale, diventano "intelligenti" e acquisiscono nuove funzionalità, per esempio la capacità di monitorare parametri come pH, umidità o glucosio. Per poter sfruttare le potenzialità di queste innovazioni è però necessario che le imprese siano al corrente di dove si sta muovendo la ricerca”.
Uno degli obiettivi è infatti quello di arrivare sino alla progettazione industriale su larga scala partendo dallo studio dei prototipi. Oltre a università e centri di ricerca europei, infatti, tra i partner dei progetti di elettronica stampabile figurano Quantavis, uno spin-off dell’Ateneo pisano, ed ESSITY, una compagnia leader a livello mondiale nel settore dell'igiene e della salute, conosciuta per marchi popolarissimi come i fazzolettini “Tempo”.
“L’impegno costante del nostro dipartimento – afferma il direttore Giuseppe Anastasi – è cercare di creare occasioni di confronto con le imprese, trovare convergenze e possibili utilizzi, e aprire così la strada ad una ricaduta positiva della ricerca avanzata sul 4.0 italiano”.
La ricerca di frontiera sulla printable electronics condotta nel laboratorio viene finanziata agli scienziati dell’Università di Pisa dall’Unione Europea attraverso due progetti, l’H2020 WASP (Wearable Applications enabled by electronics Systems on Paper) e l'ERC PEP2D (Printable Electronics on Paper through 2D materials based inks).
Fonte: Università di Pisa
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