Fermiamoli. Siamo di fronte alla più totale mancanza di interesse collettivo da un qualsiasi punto di vista, eppure sono andati avanti, e tutti uniti : 5 stelle a cominciare dal ministro Toninelli, Pd in molte delle sue articolazioni, destre varie e il presidente Rossi. Questa la situazione sulla vicenda aeroporto all’indomani della conferenza dei servizi. Emerge che una buona parte della politica fa quindi finta di essere alternativa, ma quando c’è da schierarsi per il (privato) potente di turno non ha dubbi e si dimostra accondiscendente e prona. Per questo è il momento – più di sempre – per fare fronte comune: solo con una grande mobilitazione di popolo, un contrasto continuo e costante in tutte le sedi opportune e in tutte le forme democraticamente possibili potremo fermare quella che risulterebbe essere un opera devastante per tutta la Piana centrale della Toscana (e non solo ) per i prossimi decenni. Devastante ambientalmente (ce lo dice di fatto l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ce lo dice lo stravolgimento a cui andremmo incontro, che aprirebbe seri dubbi sulla tenuta idrogeologica dell’area, certo non favorita dalla sparizione di fatto, con il mega aeroporto, del Parco della Piana; mentre soluzioni diverse potrebbero risolvere gli attuali problemi ambientali invece che acuirli a buona parte dei fiorentini e dei toscani), economicamente (non ha nessun senso avere tre aeroporti di quelle dimensioni in poche decine di km/q, dobbiamo semplicemente rafforzare i collegamenti con Pisa e più in generale il trasporto su ferro - e questo porterebbe anche lavoro a molti -), senza dimenticare la voracità onnivora di soldi pubblici che il proprietario chiede per fare gli interessi propri; ma insostenibile anche socialmente, perché è bene dirselo, su questo tema il re è nudo: siamo allo sviluppismo più becero e insensato, a una mentalità da anni cinquanta che guarda al passato, non al futuro. Stravolta insomma non ci sono alibi di nessun tipo. Per esser forti non basta però – ne siamo consci – avere ragione. Non basta,come siamo, essere per una piana che dica no alla moltiplicazione delle nocività e che anzi chieda a gran voce di ridurle. Per questo pensiamo , proprio perché è ampio il fronte dei favorevoli (Anche con dei clamorosi schiaffi alle molte e molti che hanno creduto ad una parte di loro quando sostenevano le ragioni di questo no) che sia necessario un forte impegno di tutte e tutti coloro che vogliono provare a non dare per scontato di essere sudditi di una certa politica venduta al miglior offerente, ma che la democrazia e la volontà popolare valga ancora qualcosa. Per questo, apprezzando il lavoro che comitati e associazioni stanno portando avanti questa battaglia (e che porterà nelle prossime settimane alla manifestazione nella piana fiorentina,che si svolgerà ilprossimo 30 marzo e alla quale aderiamo e parteciperemo), lavoreremo affinché donne e uomini della politica, pubblici amministratori (compresi alcuni sindaci) che fin dall’inizio si sono battuti contro quest’opera, donne e uomini dell’associazionismo, singoli senza appartenenze ecc si impegnino in prima persona a rafforzare gli sforzi che già altri stanno compiendo, con un unico discrimine: il tracciare un futuro diverso che – partendo dalla contrarietà a quest’opera inutile costosissima e sbagliata - mandi al “palazzo” un segnale forte secondo il quale non solo è possibile ma che è doveroso un progresso diverso. Piuttosto che uno sviluppo autistico per pochi a danno di tutti. Per questo, in vista di appuntamenti più consistenti nell’immediato futuro – a cominciare dalla manifestazione del 30 marzo pv organizzata dai comitati – terremo domani sabato 9 marzo su questi temi a Firenze, Prato Pisa e nella Piana conferenze stampa o iniziative diversificate tutte in contemporanea. Per ribadire il no a quest’opera, per una piana fiorentina e uno sviluppo della nostra regione diversi, un appuntamento che speriamo sia seguito da tanti altri, anche per irrobustire le fila in vista, appunto del 30 marzo pv.
E’ il momento di essere in tante e tanti, altrimenti rischiamo veramente dare agli altri partita vinta, non potendoci affidare, su una scelta che cambierà il futuro delle prossime generazioni in Toscana e che è squisitamente politica (nel senso più ampio e alto del termine) ai soli responsi che verranno dalla magistratura. A alcuni partiti e esponenti politici che parlano con una voce sola, quella del privato padrone dello scalo, rispondiamo con una voce plurale articolata e altrettanto unica: quella dell’interesse di tutti.
Rete delle Città in Comune – Toscana
Rifondazione Comunista - Toscana
Sinistra Italiana - Toscana
Possibile – Toscana
Associazione “Per Sesto”
Sinistra Italiana Sesto Fiorentino
Sinistra Italiana Firenze (provinciale e comunale)
Rifondazione Comunista provinciale Firenze
Rifondazione Comunista provinciale Prato
Sinistra Italiana - Prato
Rifondazione Comunista Pisa
Rifondazione Comunista Campi Bisenzio
Potere al Popolo – Campi Bisenzio
Una Città in Comune - Pisa
Gruppo Consiliare “Una città in comune- Rifondazione Comunista - Pisa Possibile” Comune di Pisa
“Diritti in Comune – PRC – Possibile” Pisa
Gruppo consiliare “Firenze Riparte a Sinistra” Comune di Firenze
Possibile – Toscana
Possibile Firenze
Possibile Prato
Possibile Pisa
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