L’8 marzo del 1944 21 nostri concittadini furono deportati nei campi austriaci, dove, 16 di essi vi trovarono una morte orribile, mentre i sopravvissuti portarono su di sé le ferite indelebili di una esperienza oltre il limite dell’umanamente concepibile.
Grazie alla tenace lotta dei familiari, e alla partecipazione della comunità montelupina, la loro memoria è diventata componente essenziale della storia di questo paese e memento generale sui rischi delle derive che,in ogni momento, la civiltà può intraprendere.
Ma ci sono stati anche altri deportati, rispetto ai quali la memoria è stata raccolta e conservata ma di cui ci si è occupati in maniera forse minore. Si tratta dei deportati militari, gli IMI (internati Militari Italiani) che il regime nazista volle così classificare per sottrarli alle tutele delle Convenzioni e sottoporli alle sofferenze di una prigionia e uno sfruttamento durissimi.
Quei deportati, fra i quali anche nostri concittadini, furono colti dopo la sciagurata gestione dell’armistizio dell’8 settembre, lasciati in balia dei nazisti. Essi rifiutarono in massa l’adesione alla RSI, testimoniando la prima scintilla di quella che sarà poi la resistenza.
Abbiamo quindi voluto ricordare, assieme alle celebrazioni in memoria dell’8 marzo 1944, anche questa pagina tragica della nostra storia con una lapide dedicata e una giornata di studio.
Il commento dell’assessore con delega alla scuola e alla memoria, Simone Londi
« La deportazione di Montelupo, come degli altri comuni dell’Empolese, è sempre un elemento vivido nella memoria collettiva, la comunità tutta si è stretta attorno a quei fatti, nucleo fondante di una nuova coscienza e nuovo patto sociale.
Nel corso degli anni, una crescente attenzione caratterizzata anche da studio e approfondimento con il sempre maggiore coinvolgimento delle scuole ha fatto sì che divenissero elementi fondanti per l’identità della nostra città .
Siamo ormai arrivati, e anzi l’abbiamo superata, alla fase del passaggio del testimone. Purtroppo, inevitabilmente, dei diretti protagonisti di quella tragica vicenda non rimane più nessuno, ma vi sono ancora molti familiari a cui va il compito di continuare a parlare di vicende da cui sono stati toccati in prima persona. È evidente che chi verrà dopo non potrà più utilizzare la sola memoria per affrontare quelle pagine drammatiche, ma dovrà, trovare nuove modalità».
UNA SETTIMANA PER LA MEMORIA
8 marzo 1944 – 8 marzo 2019
Deportazioni militari e civili nei lager nazisti
PROGRAMMA:
VENERDÌ 8 MARZO 2019 | 0re 18. 00
MMAB (Piazza Vittorio Veneto,11)
LA NOTTE DELL’ODIO
“Per ricordare i fatti che sconvolsero il paese di Montelupo Fiorentino nella notte tra il 07 e l’8 marzo del 1944”. Affidata all’interpretazione degli studenti delle terze classi della scuola secondaria di primo grado
DOMENICA 10 MARZO 2019
Ore 11.00 Chiesa di San Giovanni Evangelista| Messa in memoria dei deportati
Ore 12.00 | Deposizione corona al monumento ai caduti e inaugurazione lapide dedicata ai militari Italiani deportati nei Lager nazisti. Coninterventi dei ragazzi del CCRR
VENERDÌ 15 MARZO 2019 | Ore 17.30
MMAB (Piazza Vittorio Veneto,11)
“GLI INTERNATI MILITARI ITALIANI. FRA SFRUTTAMENTO ERESISTENZA”
Saluti delle autorità;
Saluti del Presidente dell’ANEI di Firenze, Marco Grassi;
Nicola Labanca, Università di Siena: “Il quadro militare e politico dopo il 25 luglio 1943”
Enrico Iozzelli, Museo della deportazione e della Resistenza diPrato: “Il sistema concentrazionario, uno sguardo d’insieme”;
Luana Collacchioni, Università di Firenze, “Gli IMI. L’importanza della scelta”
Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino - Ufficio stampa
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