Montelupo e Scandicci insieme nel segno dell’arte contemporanea. Tra i due comuni nei prossimi mesi si svolgeranno tre eventi culturali di rilievo nazionale che sono stati presentati questa mattina in conferenza stampa a palazzo del Pegaso. La prima iniziativa è “Primavera in villa”: grazie ad una convenzione con il demanio, l’amministrazione comunale di Montelupo Fiorentino può aprire ai cittadini l’Ambrogiana con un ricco calendario che spazia da convegni a visite guidate a spettacoli musicali. I visitatori potranno entrare in un luogo che per 130 anni è stato precluso a tutti in quanto sede di un ospedale psichiatrico giudiziario.
Dal 16 marzo al 28 luglio, sempre a Montelupo, si tiene “Di tutti i colori. Racconti di ceramica, dalla fabbrica di Firenze all’industria al design”, un’esposizione di manufatti otto-novecenteschi che raccontano la società toscana moderna attraverso gli oggetti ceramici, la ricerca iniziata quindici anni fa con la mostra dedicata a sette secoli di ceramica a Montelupo.
“Iniziative – ha detto il sindaco di Montelupo Paolo Masetti – che rappresentano il culmine di un impegno costante e di lavoro su progetti culturali. La città si è posta come cantiere aperto e ha saputo coniugare il saper fare dei nostri ceramisti con l’arte contemporanea, creatività con manualità”. Masetti ha ribadito “l’impegno affinché il complesso della villa medicea mantenga una funzione pubblica e torni a far parte della comunità. Intanto, abbiamo la possibilità di portare musica, cultura e arte in quello che è stato un luogo di sofferenza”.
Alessandro Mandolesi, direttore scientifico del museo di Montelupo e Marina Vignozzi, co-curatrice della mostra hanno parlato dell’importanza dell’esposizione, dedicata ad uno degli aspetti distintivi della ceramica del luogo, la sua cromaticità.
Del terzo progetto “Doppio circuito”, che rappresenta un esempio di collaborazione tra due comuni, due realtà diverse per vocazione ma che condividono una visione simile dell’arte contemporanea ha parlato il sindaco di Scandicci, Sandro Fallani. “Noi mettiamo in piazza le nostre botteghe artigiane che si aprono agli artisti. Scandicci non è solo pelletteria, molte le aziende di altra natura, dalla tecnologia audio ai prodotti oftalmici, dagli effetti speciali nel cinema all’arredamento. Da questa consapevolezza è nata l’idea di un progetto culturale che confronta arte contemporanea e lavoro”. Il curatore Matteo Zauli ha spiegato che “si tratta di un progetto di produzione di opere d’arte contemporanee tra Scandicci e Montelupo che relaziona l’eccellenza artigianale di otto aziende locali con i tre artisti David Casini, Claudia Losi e Sabrina Mezzaqui. Gli artisti fanno opere in dialogo con le aziende a partire da produzioni, materiali e know how”.
“Un sodalizio stretto tra due comuni per iniziative – ha concluso il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani – che valorizzano la creatività umana. Sono eventi che danno il senso dell’importanza di un territorio caratterizzato da laboriosità artigiana, cultura e vitalità. Una terra capace di far conoscere le sue bellezze ma di promuovere attraverso il lavoro le sue tradizioni”.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana
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