È arrivato con un barcone, come tanti, ha la pelle nera e diventa sindaco. Può accadere oggi in Italia? Una domanda aperta e spinosa che viene affrontata su un palco grazie allo spettacolo di Mohamed Ba “Il riscatto - dalla Savana al Municipio, il riscatto del migrante”. Una rappresentazione che ci fa toccare con mano il fenomeno migratorio, le sue problematiche e le sue sfumature, e forse ci aiuta “a capire un perché tra mille altri perché”. Una riflessione teatrale che va in scena sabato 9 marzo alla 21, sul palco del teatro “I.Nieri” di piazza del Popolo a Ponte a Moriano, in provincia di Lucca e che rientra nel progetto Ludem (Lucca Migration Help Desk) finanziato dal Ministero dell’Interno, a valere sul Fondo Asilo Migrazione Integrazione dell’Unione Europea (FAMI - Capacity building), e promosso dalla Prefettura di Lucca in collaborazione con Consorzio Co&SO e la cooperativa sociale Odissea. Lo spettacolo ha ottenuto il patrocinio del Comune di Lucca.
L’idea alla base della sceneggiatura è la più ingenua: credere che il mondo sia patria di tutti e che possa accogliere chiunque. E’ anche la storia di come la povertà chieda un riscatto, di come possa rappresentare un’occasione di crescita e di miglioramento. Poi il sogno diventa realtà, almeno sul palco, grazie alla profonda rilettura che il poliedrico artista Mohamed Ba ci offre.
Lo spettacolo è parte integrante di Ludem, il progetto che garantisce informazioni utili ai migranti in ben 11 lingue e 40 idiomi grazie all’apertura di due sportelli, uno presso la Prefettura di Lucca e uno all’Ufficio Immigrazione della Questura in via Montanara 30. Un operatore legale e un mediatore qualificato della cooperativa Odissea sono a disposizione, a giorni diversi a seconda delle lingue, per ascoltare e aiutare i migranti. Il 26 marzo è in programma il convegno finale del progetto, ancora in fase sperimentale, presso la sala Tobino della Provincia di Lucca
“Ludem ha contribuito sensibilmente al miglioramento del sistema di accoglienza sul territorio – spiega Valerio Bonetti, responsabile della cooperativa Odissea – Siamo convinti che la comunicazione sia fondamentale in un percorso di integrazione, in ogni sua forma. Lo spettacolo di sabato prossimo va proprio in questa direzione, perché vuole sensibilizzare e informare utilizzando le suggestioni proprie del teatro e proponendo una riflessione potente che, soprattutto oggi, assume un valore sociale importantissimo”
Fonte: ufficio stampa
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