Cinquecento anni fa, il 2 maggio 1519, nel castello francese di Clos-Lucé chiudeva per sempre gli occhi Leonardo Da Vinci. Chiamato in Francia dal re Francesco I e assistito fino alle ultime ore dal fedele allievo Francesco Melzi, Leonardo fu una figura tanto acuta, poliedrica ed eccezionale da diventare mito universale dal Cinquecento fino a oggi: e infatti non solo i castelli francesi e la terra nativa, Vinci, ma le città d’Italia e del mondo tutto dedicano quest’anno a Leonardo una ricchissima rosa di eventi.
Ecco perché, nel quadro di una sempre più consapevole fruizione del centro storico Patrimonio Mondiale, MUS.E e l’ufficio UNESCO del Comune di Firenze propongono al grande pubblico nel corso del 2019 un calendario di percorsi cittadini alla scoperta delle tracce di Leonardo, che prendono il via il prossimo 10 marzo: dalla dimora su via delle Prestanze, oggi via dei Gondi, alla sfera di rame dorato per la Cattedrale, cui collaborò in bottega presso il Verrocchio (tanto da scrivere a se stesso, molti anni più tardi, “ricordati delle saldature con che si saldò la palla di Santa Maria del Fiore”), fino alla Basilica di SS. Annunziata, dove i fiorentini, nella primavera del 1501, si accalcarono ad ammirare il suo meraviglioso cartone di Sant’Anna con Maria e Gesù Bambino.
Gli appuntamenti - definiti in collaborazione con Unicoop Firenze - sono proposti in forma gratuita una volta al mese, la domenica mattina, nelle seguenti giornate: 10 marzo, 14 aprile, 12 maggio, 8 settembre, 13 ottobre, 10 novembre h10 e h11.30
I percorsi guidati, tutti in esterno, porteranno quindi a scoprire le connessioni tra la figura di Leonardo e il centro cittadino, ripercorrendo i passi che Leonardo quotidianamente faceva nei suoi anni di permanenza a Firenze: saranno infatti evidenziate le relazioni con il tessuto urbano in cui l’artista è cresciuto e vissuto, offrendo ai partecipanti la possibilità di mettere in relazione il suo pensiero e la sua opera con un preciso contesto di riferimento e mettendo altresì in luce luoghi e aspetti nuovi del centro storico fiorentino.
Fonte: Ufficio stampa
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