La lettera firmata da un gruppo di docenti e personale ATA dell'Istituto Pesenti di Cascina.
In merito alla vicenda della protesta studentesca all’istituto A. Pesenti dei giorni 29-31 gennaio 2019 e dei successivi sviluppi, in particolare alcuni articoli apparsi sulla stampa locale e da ultimo un’interrogazione parlamentare da parte dell’on. Donatella Legnaioli, i/le sottoscritti/e avanzano le seguenti considerazioni:
1) La gestione della situazione della mattina del 29 gennaio ci è sembrata eccessivamente contrappositiva rispetto agli studenti: l’intervento delle forze dell’ordine è stato a nostro avviso sproporzionato a fronte di una protesta che si è mantenuta sempre nei limiti di un’assemblea assolutamente pacifica. Riteniamo che il dialogo sia sempre preferibile all’intimidazione e alla minaccia di provvedimenti, soprattutto in una situazione che secondo noi avrebbe dovuto essere gestita in modo dialogante.
2) Alcuni articoli della stampa locale riportano i fatti in modo piuttosto confuso, a tratti allusivo e forzato in molti passaggi; ciò non aiuta a fare chiarezza e può ingenerare la falsa impressione di un inesistente atteggiamento antagonistico da parte di alcuni di noi.
3) Ribadiamo, come già espresso nel comunicato dell’assemblea autoconvocata di docenti del 29 gennaio, la nostra volontà di confrontarci serenamente e costruttivamente con gli studenti e di ascoltare seriamente le loro ragioni: l’educazione alla cittadinanza, prerogativa della professione docente, deve essere sostanziata anche con il riconoscimento del diritto al dissenso.
4) Ma soprattutto, esprimiamo piena solidarietà a tutti i docenti e gli studenti che quella mattina si sono trovati a dover fronteggiare una situazione che all’improvviso è diventata loro malgrado caotica e insicura, e in particolare a chi ha semplicemente cercato, nell’ambito della sua funzione docente, di riportare la calma e la sicurezza all’interno delle mura scolastiche.
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