Offrire servizi di consulenza strategia e tecnica alle piccole e medie imprese toscane e del territorio pisano. È questo l'obiettivo della Junior Enterprise in Business Engineering, JEBE Sant’Anna nata nel 2016 dall'idea di un gruppo di allievi della Scuola Superiore Sant’Anna e che ad oggi conta 20 studenti-consulenti impegnati ad offrire consulenze alle piccole e medie aziende del territorio.
Si tratta di una “giovane Enterprise” no-profit inserita nel network europeo di Junior Initiatives composta da studenti di economia, ingegneria, giurisprudenza. Lo scopo? Sperimentare la consulenza mettendo in gioco le proprie competenze, attinte da diverse Facoltà pisane e maturate grazie al fertile environment multidisciplinare della Scuola.
“Il valore aggiunto? Imparare, mettendoci al servizio. Restituire al territorio il capitale investito su di noi, le nostre esperienze, la nostra formazione.” Afferma Elena Del Pup, studentessa di scienze agrarie. “Garantire servizi di consulenza standard, con il tocco in più di giovanissimi imprenditori motivati. Rendere questi servizi accessibili alle PMI pisane, offrire occasioni di confronto e di dialogo università-impresa. E tutto il ricavo, nell’ottica del no-profit, viene reinvestito in ulteriore formazione, quella delle soft-skills e delle competenze applicative, attraverso workshop, lezioni e laboratori specialistici tenuti alla Scuola” .
L’eccellenza alla Scuola diventa impresa e si fa ponte tra le piccole imprese e le grandi companies attratte dal brand “Sant’Anna”. Martedì 9 e mercoledì 10 aprile, si terrà presso la Scuola la terza edizione del Business Game di JEBE. “Il Sant’Anna Business Game - spiega il presidente Michele Bellisario - è un modo originale per perseguire l’ambiziosa mission che l’associazione si propone: fungere da anello di congiunzione tra istruzione e mondo delle imprese, creando un ambiente dinamico che faciliti e promuova lo scambio di esperienze,idee e sogni.”
Sessanta studenti selezionati provenienti dai migliori Atenei italiani ed europei saranno protagonisti di due giornate di competizione in cui saranno chiamati a risolvere casi di strategia aziendale proposti da 5 imprese di livello internazionale: Luxottica, Bain &Company, IBM e Generali Assicurazioni. Come posizionare un nuovo prodotto sul mercato o far decollare una start-up? Immaginando di diventare i manager ed i consulenti di domani, gli studenti si sfideranno nella risoluzione dei casi, divisi in team internazionali.
L’evento rappresenta l’unica tappa italiana dell’AEBG, l’Alleanza dei Business Game Europei, una rete internazionale che comprende 13 università europee e coinvolge più di 2500 studenti ogni anno, nel tentativo di risolvere quattro casi aziendali proposti dalle società partner.
L’avvicinamento università-impresa, le possibilità di impiego e di sfruttamento dei talenti sono rese reali simulando un ingresso nel mondo del lavoro e casi concreti. Superati i colloqui tradizionali e le classica attività di networking per farsi conoscere ed apprezzare dal mondo delle aziende, il colloquio al Sant’Anna diventa 4.0. “Un’eccezionale possibilità per le aziende partner, che hanno modo di avere accesso al bacino di studenti internazionali altamente selezionati, valutandone le capacità di risoluzione di fronte a concrete situazioni aziendali.” Afferma Pier Francesco Zari, project manager dell’evento.
Il Sant’Anna Business Game si presenta come una occasione da non perdere per individuare e mettere alla prova i migliori talenti, valutando in modo innovativo ed approfondito le loro abilità personali e professionali.
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