Siamo nella notte tra il 2 ed il 3 marzo del 2014, in borgo San Frediano a Firenze. Riccardo Magherini, figlio di Guido, ex calciatore professionista, ha 40 anni e, dopo esser stato a cena con degli amici, chiama un taxi per essere riaccompagnato a casa. Appena sale a bordo, litiga con il tassista sul tragitto da compiere e, secondo alcune testimonianze, appare poco lucido. Giunto in borgo San Frediano, sempre più in stato di agitazione, infrange la vetrina di un locale e di una pizzeria. I carabinieri giungono sul posto alle 1.20 e riescono ad ammanettare Magherini e chiamare l’ambulanza. Sul mezzo della Croce Rossa non c'è un medico: i volontari, su "ordine" dei carabinieri non intervengono, perché Riccardo viene giudicato pericoloso e si attende l'auto medica. Nel frattempo, una volontaria si avvicina per prendere i parametri vitali, che risulteranno già assenti. All'arrivo dell'auto medica, alle 1.45, l'ex calciatore delle giovanili della Fiorentina verrà rianimato a lungo in strada, poi verrà portato all'ospedale di Santa Maria Nuova, dove, nella notte, verrà ufficialmente dichiarato morto. Alcuni residenti filmano le fasi del concitato arresto con i telefoni cellulari dalle finestre: si odono i lamenti dell'uomo, che urla anche "sto morendo".
La famiglia infatti, non crede alla versione ufficiale del decesso per cause naturali, così, fa un esposto nei confronti dei carabinieri e dei sanitari intervenuti quella notte. Per il padre di Riccardo ed il loro legale, la morte è dovuta alle percosse ed allo schiacciamento, causati dai militari che lo tenevano fermo in posizione prona sull’asfalto. Il percorso processuale vedrà condannati i carabinieri in primo e secondo grado, ma la Corte di Cassazione, il 15 novembre 2018, ribalterà completamente le carte in tavola.
Questa, la trama del libro di Matteo Calì “Con il fiato spezzato” (138 pagine, AB edizioni): il giornalista fiorentino, tramite le pagine del suo libro, ci racconta la storia processuale del caso Magherini, dalle indagini svolte, passando per le numerose testimonianze del processo di primo grado, fino alla decisione della Corte di Cassazione, che assolve i militari in via definitiva. “Ho sempre seguito il caso da vicino, ed ho partecipato a tutte le udienze - mi spiega l’autore – Così, mi è venuto naturale rimettere tutto insieme attraverso le pagine di un libro.” Perché Riccardo chiedeva aiuto? Da chi scappava? Com'è morto realmente? Tanti gli interrogativi e le zone d’ombra, in un caso processuale che ,nonostante la sentenza definitiva, non sembra essere del tutto concluso. Così, Matteo Calì, attraverso il suo libro, cercherà di dare delle risposte alle tante domande che purtroppo, ancora oggi, aleggiano attorno al Caso Magherini.
Vi ricordo, che domani sera alle ore 18.00 al Circolo Arci San Giusto a Scandicci, per il quinto anniversario della morte di Riccardo Magherini, ci sarà una serata in suo ricordo, e nel ricordo di tutte le vittime di abusi e ingiustizie, ovviamente sarà presente anche il giornalista ed autore del libro Matteo Calì.
Giulia Meozzi
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