Riceviamo e pubblichiamo la nota dell'Asl Toscana Centro riguardo la vicenda di un bambino di 7 anni residente nell'Empolese Valdelsa che, a seguito di una caduta avvenuta durante una festa sabato scorso, aveva riportato un trauma cranico ed era stato trasportato al pronto soccorso dell'Ospedale San Giuseppe.
Dopo le cure del caso il piccolo è stato dimesso, ma qualche ora dopo i familiari lo hanno trasportato al Meyer di Firenze per un aggravarsi delle sue condizioni: qui sarebbe stato riscontrato un principio di emorragia al punto da richiedere un intervento chirurgico nottetempo.
Il padre del piccolo ha espresso la sua rabbia verso il personale del San Giuseppe dichiarando che il piccolo "non sarebbe neppure stato visitato" e che "se non l'avessi portato al Meyer ora sarei a piangerne la morte".
Immediata la risposta dell'Asl Toscana Centro che riportiamo qui di seguito:
E’ rimasto sorpreso e amareggiato il personale del pronto soccorso di Empoli a seguito delle dichiarazioni del padre di un bambino di sette anni, secondo le quali il piccolo “non sarebbe neppure stato visitato” mentre per il dottor Simone Vanni, direttore della medicina d’urgenza dell'ospedale, avrebbe invece ricevuto dai sanitari le attenzioni e le cure del caso.
Il bambino era stato condotto dai genitori al Pronto Soccorso del San Giuseppe sabato scorso alle ore 19,18, e dopo pochi minuti, veniva visitato dal medico di pronto soccorso che non rilevava deficit neurologici e prescriveva un trattamento sintomatico (paracetamolo) Il piccolo non veniva sottoposto a tomografia computerizzata (TC ) perché i protocolli nazionali indicano di valutare la gravità clinica del caso prima di esporre a rischio radiante i pazienti in età evolutiva. Non ha invece alcuna indicazione come strumento di valutazione la radiografia del cranio, così come l’ecografia.
Alle 20,08 il bambino, in quel momento asintomatico, veniva dimesso ed ai genitori consegnato e con loro discusso il il foglio informativo del trauma cranico con le istruzioni scritte relative all’osservazione dei familiari nelle prime 24 ore a domicilio. I bambini con trauma cranico dimessi dai pronto soccorsi devono, infatti, essere tenuti sotto attenta osservazione dai familiari e ricondotti in ospedale, come poi è avvenuto, in presenza per esempio di sonnolenza, forte cefalea, vomito ripetuto.
Purtroppo nel caso specifico si è effettivamente verificata un’evoluzione e i genitori si sono rivolti all’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer.
Il trauma cranico è una delle cause più frequenti di accesso al pronto soccorso in età pediatrica e, fortunatamente, come indicano i dati, oltre il 90% dei bambini presenta un trauma cranico minore. Nel caso di traumi cranici maggiori anche l’ospedale di Empoli è in grado di attivare un trasferimento in urgenza verso un centro dotato di neurochirurgia pediatrica come l’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer.
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