Promuovere la crescita del settore dell’Energia che proviene dal mare, o Energia Blu, potrebbe essere fondamentale e strategico per le isole italiane, e ad oggi appare sempre più possibile e reale. L’Isola del Giglio si presta ad essere un modello di sviluppo sostenibile in materia di energie rinnovabili marine: domani 26 Febbraio a partire dalle ore 12 a Giglio Castello (Sala dei Lombi) l’Isola ospiterà il secondo incontro regionale del progetto MAESTRALE coordinato dall’Università degli Studi di Siena - dipartimento Scienze Fisiche, della Terra e dell'Ambiente.
L’obiettivo dell’evento è di porre le basi per una strategia di sviluppo dell’energia marina nell’area mediterranea preservandone il valore ambientale e culturale, e al tempo stesso rilanciare lo sviluppo delle energie rinnovabili sull’isola, così come previsto dal protocollo d'intesa firmato dall’Amministrazione Comunale con la Regione Toscana nel 2015.
L’incontro organizzato dall’ Università di Siena e dall’Amministrazione comunale del Sindaco Sergio Ortelli vede tra i partecipanti i referenti di Acquedotto del Fiora, Sie srl, Terna Plus, Università La Sapienza, Università di Firenze e Parco dell’Arcipelago Toscano.
Dopo un sopralluogo del territorio per valutare quali zone potrebbero essere più adatte ad ospitare tecnologie rinnovabili marine, a partire dalle 14:30, presso la Sala dei Lombi, si terrà l’intervento del professor Simone Bastianoni dell’Università di Siena, che illustrerà il progetto MAESTRALE evidenziando come il Giglio potrebbe diventare un modello di sviluppo sostenibile implementando tecnologie innovative per lo sfruttamento delle energie marine. Seguiranno momenti di discussione e di collaborazione per creare una prima bozza di intenti
Incontri come questo – chiamati “Blue Energy Lab” - si stanno svolgendo nelle 10 differenti regioni degli 8 Paesi dell’area Mediterranea che partecipano al progetto MAESTRALE, con il fine di scambiare conoscenze, pratiche ed esperienze per sviluppare il settore dell’Energia Blu nel rispetto dell’ambiente e delle comunità. Ogni laboratorio elaborerà uno studio di fattibilità di due progetti pilota di impianti alimentati a energie blu in ogni regione. Ogni studio di fattibilità fornirà dati sulle condizioni necessarie affinché l’impianto funzioni considerando i piani economici, i mezzi tecnologici richiesti, il grado di sostenibilità ambientale e di accettazione da parte della società civile, coinvolgendo nella sua elaborazione amministratori, aziende e gruppi di cittadini.
Fonte: Università di Siena
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