Che la storia del Movimento 5 Stelle a Empoli sia stata sempre parallela a quella della sinistra è un dato di fatto: tante le battaglie fatte insieme, dall'acqua pubblica al referendum, costante il dialogo tra le parti. Ma fa comunque un certo effetto vedere che alcuni militanti di un partito che a livello nazionale vanta il 30% dei voti scelgano di impegnarsi per una nuova lista civica di sinistra, quella che appoggerà Beatrice Cioni come sindaco, che cerca di riunire pezzi della sinistra orfana di partito.
Durante la presentazione della candidata empolese, infatti, non sono passate inosservate le presenze dello storico ex militante Gabriele Sani, della ex consigliera comunale in quota grillina (poi confluita in Linea Civica) Sabrina Ciolli, ma soprattutto di due giovani esponenti del M5S, Debora Stefanelli e Claudia Borgioli, che da pochissimo hanno fatto le valigie dal movimento fondato da Beppe Grillo.
"Nel tempo abbiamo visto il nostro movimento - spiega Borgioli - sempre più subalterno alla Lega. Ci siamo ritrovati anche a livello locale con scelte cadute dall'alto senza discussione o possibilità di confronto. Abbiamo deciso di sottoscrivere il manifesto della Coalizione Civica perché ci ha ridato la speranza di un futuro per Empoli dove trasparenza, partecipazione, ambiente e giustizia sociale siano parole d'ispirazione per la prossima amministrazione comunale."
"Nell'ultimo periodo - spiega invece Stefanelli - siamo usciti in diversi dal M5S di zona con un certo disagio. Abbiamo iniziato con la voglia di fare, ci sentivamo disillusi dai vecchi partiti che non facevano gli interessi dei cittadini, ci piaceva essere coinvolti nelle decisioni. Ma dopo il patto con la Lega ci siamo sentiti traditi, abbiamo visto che il Movimento ha dimenticato i suoi principi, come quello di essere dalla parte dei più deboli. Siamo usciti per fare quello che ci piace, cioè attivismo, voler aiutare la parte più debole e essere protagonisti della vita pubblica"
Attivismo, partecipazione alle decisioni, idea di democrazia collegiale e partecipativa che sono dei punti cardine del programma di Beatrice Cioni, eco di quella democrazia diretta che da sempre è considerato l'obiettivo istituzionale del M5S. Il legame tra grillini e sinistra esiste e a Empoli è più forte che altrove.
La scelta dei due esponenti della nuova lista di sinistra apre quindi scenari su quali siano gli umori all'interno del M5S di Empoli a pochi mesi dalle elezioni e se ci potrebbero essere dei contraccolpi: che parte dell'elettorato e quindi della base (soprattutto proveniente tra i delusi della sinistra) abbia voltato le spalle al M5S dopo l'accordo con la Lega è un dato di fatto che rappresenta una tendenza nazionale, ma questo cambia gli scenari in vista delle Amministrative a Empoli?
Il candidato più probabile per le prossime elezioni è Anna Baldi, il volto su Empoli del movimento, la figura che parla in suo nome e che si espone a livello mediatico: onestamente sarebbe un coup de théâtre veder spuntare un candidato deus ex machina diverso da lei. E la Baldi non fa mistero del suo totale accordo con la linea dell'attuale governo giallo-verde: prese di posizione continue (soprattutto su facebook) dimostrano l'affinità totale tra l'esponente grillina e le scelte a Roma (da quelle più popolari come il reddito di cittadinanza, a quelle più ostiche, appoggiando la linea di decisione tramite il portale Rousseau rispetto all'autorizzazione a procedere per Matteo Salvini) senza risparmiarsi anche certi occhiolini a destra (come il caso tutto locale della presenza di Pennac a Empoli). Questa posizione, che potrebbe piacere ai vertici regionali e provinciali, potrebbe anche, alla luce di quanto detto sopra, creare turbolenze a livello locale, o all'opposto rafforzare in termini di consenso e militanti il M5S di Empoli. Che ci sia un emorragia di iscritti, un ampliamento di consenso o semplicemente un 'ricambio' della base è ancora da capire.
Ma insomma la domanda viene spontanea: perché non arriva l'ufficialità della candidatura? Potrebbe trattarsi di una scelta strategica, ma non è escluso che il ritardo possa essere proprio la conseguenza dell'attrito e delle scintille create dal confronto tra l'impronta 'ortodossa' che Baldi sta dando al partito e i malumori di molti dei militanti 'di sinistra'. Che sia a rischio una lista del M5S a Empoli?
Giovanni Mennillo
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