Si è svolta oggi, sabato 23 febbraio, a Manifatture Digitali Cinema Prato - l'infrastruttura di supporto alle produzioni cinematografiche e audiovisive del progetto di Mibac, Apq Sensi Contemporanei Toscana per il Cinema, Regione Toscana, Comune di Prato e Fondazione Sistema Toscana - la conferenza stampa con il regista Pupi Avati, in occasione della sua prima masterclass toscana, proposta dall'associazione 'Play arte in movimento'.
Nel corso della conferenza stampa, Pupi Avati, ha raccontato alcuni episodi salienti della sua carriera cinematografica, lunga cinquant'anni e ha raccontato la sua visione del cinema, dialogando con il giornalistaFederico Berti.
"A novembre 2018 - ha dichiarato il regista - ho compiuto 80 anni: una data importante, che è coincisa con i cinquant'anni della mia carriera e 50 film realizzati. Tanto importante che i festeggiamenti si susseguono, e ancora oggi, a qualche mese di distanza, sono qui a celebrare questa data, in luogo così bello, Manifatture Digitali Cinema. Un luogo che non conoscevo e che mi sorpreso molto positivamente. Prato è famosa soprattutto per essere la città dove vive la più importate comunità cinese in Italia, penso che dovrebbe essere consciuta di più per la sua vocazione al cinema, come questo luogo testimonia - ha proseguito il regista".
"Il cinema di oggi, non ha più l'ambizione di essere grande, di puntare a realizzare dei capolavori. Si punta per lo più a fare film che vadano bene al Box Office.
Questo corrisponde alla situazione dei giovani: bisogna ridare loro il coraggio di sognare. Bisogna rieducare i nostri figli ad illudersi, a credere che ce la possono fare. Quando ho realizzato il mio primo film mi sono preparato il discorso per quando mi avrebbero chiamato alla notte degli Oscar. Ovviamente non mi hanno chiamato, ma non mi vergogno a dire che in quel momento io ho creduto veramente che ciò potesse accadere: vorrei che oggi i giovani ritrovassero la stessa capacità di illudersi, di sognare".
"A primavera uscirà il mio nuovo film, Il Signor diavolo, per il quale sono tornato al cinema di genere, realizzando un'opera "gotico-padana".
"Per quanto riguarda i miei progetti futuri, ho in mente di realizzare un film su Dante Alighieri, del quale ricorreranno nel 2021 i settecento anni dalla morte. In particolare vorrei raccontare la vita di Dante, a partire dalle parole di Giovanni Boccaccio, che ne è stato uno dei principali biografi. Purtroppo mi sto scontrando con molte difficoltà: oggigiorno si preferisce fare serie tv e film sulla malavita organizzata, dimendicando uno dei più importanti personaggi della storia e della letteratura mondiale".
"E' un onore ospitare qui a Manifatture Digitali Cinema Prato un maestro del cinema dell'importanza di Pupi Avati - ha affermato il sindaco di Prato Matteo Biffoni - saremo ben lieti di poter ospitare nella nostra infrastruttura dedicata al cinema la pruduzione del suo nuovo film su Dante Alighieri, auspicandoci che il progetto possa andare in porto".
Fonte: Ufficio stampa
Notizie correlate
Tutte le notizie di Prato
<< Indietro