Programmazione zonale, Grieco: "Toscana tra le regioni che più investono"

"Nonostante il bilancio regionale abbia avuto una cura dimagrante davvero notevole a causa dei minori trasferimenti dallo Stato, e dal 2010 ad oggi i finanziamenti extra-sanità siano praticamente dimezzati, noi abbiamo scelto di non retrocedere di un euro su istruzione, cultura e sociale. Questo vuol dire, magari, tagliare da altre parti, ma non far venir meno quell'accompagnamento ai territori che su queste tematiche è essenziale. E' un modo per dare un valore aggiunto alle scelte che si fanno in loco e all'orientamento che deve aiutare a scegliere la giusta formazione. Noi investiamo sulla scuola e sulla formazione perché lo riteniamo il miglior investimento per i nostri giovani e per il nostro futuro".
Lo sostiene l'assessore ad Istruzione, formazione e lavoro della Regione Toscana, Cristina Grieco, che ha commentato gli esiti della doppia visita svolta nei giorni scorsi in provincia di Arezzo, dove prima è intervenuta al convegno "I servizi extrascolastici per minori della fascia 6-14 anni" a Terranuova Bracciolini e poi si è recata ad Anghiari per una visita istituzionale al locale Liceo artistico.
Nel corso della visita l'assessore regionale ha fatto il punto sia sui servizi extra-scolastici per i minori, a cominciare dai centri infanzia, intesi come strumento di prevenzione del disagio e di tutela dei minori e in particolare dei minori a rischio, sia sull'intero sistema orientativo e formativo regionale, collegato in Toscana alle politiche dell'istruzione.

"Siamo orgogliosi di avere un sistema di governance che mette al centro la progettazione di zona e il coinvolgimento delle realtà locali", ha aggiunto l'assessore Grieco. "Sui servizi per l'infanzia e sulla programmazione educativa zonale siamo tra le Regioni che in assoluto investono di più in Italia ed abbiamo l'obiettivo non di replicare o sovrapporre i finanziamenti regionali a quelli nazionali, ma dare un valore aggiunto al territorio. Questo, naturalmente, accade anche per il territorio di Arezzo".

L'orientamento, secondo quanto afferma l'assessore regionale, è importante per far conoscere l'offerta formativa e in quest'ottica è il contributo non solo della singola scuola ma dell'intero territorio diventa imprescindibile per capire quali sono le effettive prospettive di crescita.
"A dire certe cose si fa presto, a farle è invece difficile perché questo ragionamento presuppone un salto importante, una trasformazione di mentalità non indifferente", conclude l'assessore Grieco. "L'obiettivo è impedire la perdita di talenti. Abbiamo già raggiunto risultati importanti sul contrasto alla dispersione scolastica, dove la Toscana ha una percentuale ben inferiore, per quanto riguarda abbandono e dispersione, al resto d'Italia. Adesso siamo impegnati nell'affermare il concetto che non esistono scuole di Serie A o di Serie B ma scuole giuste e meno giuste, nel senso che quelle più giuste, calate in un certo territorio, sono quelle che permettono al giovane di fare la scelta migliore al fine di valorizzare la propria capacità e le proprie inclinazioni trovando al contempo uno sbocco lavorativo".

Fonte: Regione Toscana - Ufficio stampa

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