Nel percorso verso la XXIV edizione della “giornata della memoria e dell’impegno nel ricordo delle vittime innocenti delle mafie” del 21 Marzo, riconosciuta con legge dello Stato e che quest’anno vedrà nella manifestazione di Siena il centro d’incontro delle realtà operanti sul territorio toscano, il Presidio Libera di Pisa, dedicato alla memoria del giovane cronista campano Giancarlo Siani e l’associazione studentesca Sinistra per (Giurisprudenza), organizzano l’incontro intitolato “Tacere per vivere: quando le parole sono sotto assedio” che si svolgerà il prossimo 28 febbraio dalle ore 18.30 presso il Polo Carmignani dell’Università di Pisa, in piazza dei Cavalieri.
L’incontro si rivolge innanzitutto a sensibilizzare la cittadinanza e gli studenti dell’ateneo pisano sui temi legati al mondo delle mafie, oltre che per discutere della libertà di stampa e di informazione, sempre più a rischio. Al contempo, infatti, l’incontro vuole accendere i riflettori sul mondo del giornalismo antimafia con particolare attenzione a coloro i quali decidono di narrare i fenomeni mafiosi sui loro territori divenendo così bersaglio delle intimidazioni mafiose.
La scelta di questo tema non è casuale perché arriva in seguito ad una serie di controverse decisioni da parte degli apparati statali di rivedere le necessità di protezione di alcuni giornalisti e testimoni di giustizia che ormai da anni vivono la strada per raccontare le loro storie e narrare la quotidianità di alcuni luoghi lentamente logorati dall’omertà e dal silenzio. Per meglio comprendere la portata di questo fenomeno e l’importanza di una stampa e di una informazione libere, si è scelto un rappresentante di spicco della categoria dei giornalisti antimafia, Paolo Borrometi, giornalista originario di Modica, nel ragusano, oggi cronista di Tv2000 e direttore di Articolo 21, blog che deve il suo nome proprio all’articolo della Costituzione che sancisce la libertà di stampa.
L’attività di Paolo Borrometi è iniziata qualche anno fa sul suo sito indipendente “La Spia.it” dove veniva fatta luce sugli affari sporchi di Cosa Nostra che aveva col tempo invaso anche la Sicilia sud-orientale, fino ad allora considerata la parte “buona” dell’isola a differenza del palermitano. Un’accurata opera di inchiesta e denuncia che ha portato il cronista a diventare bersaglio di un attentato omicida da parte di Cosa Nostra, fortunatamente sventato per tempo dagli inquirenti.
Questa storia e quella della sua vita sotto scorta, unico mezzo attraverso il quale per un cronista in prima linea nella lotta alle mafie è possibile continuare la propria attività di indagine, sono state riportate da Paolo Borrometi nel suo libro “Un morto ogni tanto”, edito da Solferino Editore e che verrà presentato per l’occasione. A completare il programma della serata, interverranno anche il Professor Luca Bresciani, docente di diritto penitenziario e procedura penale presso il dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Pisa e Andrea Bigalli, referente regionale toscano dell’associazione Libera che parlerà, per l’occasione, dell’impegno e delle attività dell’associazione sul territorio toscano.
Fonte: Libera Pisa
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