Interrogazione del Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti: «Dal Pd pastosa commistione di ruoli politico, istituzionale, clinico»
«Siena, esterno giorno. Ospedale delle Scotte. Davanti all’edicola del policlinico ieri il Presidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Scaramelli del Pd, insieme a due medici in camice bianco, ha fatto volantinaggio per invitare a un incontro del Pd fissato per venerdì. Si tratta di un comportamento certamente inopportuno per la parte politica, dubitabilmente legittimo per la parte medica, certamente poco istituzionale. Su tutto questo ho dato mandato ai miei uffici di predisporre un’interrogazione per capire le valutazioni della giunta e per sapere se effettivamente i due medici stessero facendo propaganda politica nel loro orario di lavoro piuttosto che in permesso, in pausa o altro»: ad annunciare l’iniziativa è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, raggiunto da svariate segnalazioni circa l’accaduto.
«Il volantinaggio – spiega l’esponente di Forza Italia – era dedicato a invitare i passanti e i lavoratori del policlinico universitario senese a un incontro previsto per venerdì 22 febbraio, dopodomani, sul tema Sanità e sociale: quale futuro per Siena? Decidiamolo insieme. Ora, posto che non si aspetta di essere sotto elezioni per ascoltare le istanze dei cittadini e i loro bisogni ma questo solo sa fare il Pd, mi pare che Scaramelli abbia mal speso in questa occasione il suo ruolo istituzionale di Presidente di Commissione».
«Non è la prima volta – ricorda Marchetti – che ci dobbiamo purtroppo occupare di propaganda politica fatta dal Pd attraverso esponenti con ruolo istituzionale a incontri squisitamente politici e di parte. Tempo addietro era stata utilizzata la posta elettronica aziendale, questa volta il mezzo più tradizionale del volantino distribuito brevi manu, ma la sostanza non cambia. L’ospedale è luogo di cura, non di propaganda politica».
E poi quei medici… «Sono esterrefatto. Due professionisti che utilizzano la fiducia implicita nel loro camice bianco per orientare politicamente le persone che si recano in ospedale. Io lo trovo inaccettabile. Ci risulta che ieri i due medici in questione fossero in servizio, non in ferie. Nell’interrogazione che ho dato mandato di elaborare intendo sapere se in quel momento si trovassero in pausa, piuttosto che in permesso personale oppure stessero fruendo di qualche altro strumento orario che consentisse loro quell’attività. Non voglio nemmeno pensare che fossero in orario di attività, e in tutti i casi invito anche il loro Ordine a intervenire sull’utilizzo inappropriato che hanno fatto del loro camice bianco».
mo.no
Saccardi sul volantinaggio di Scaramelli e di due medici davanti alle Scotte: "Faremo tutte le verifiche"
"Ho visto l'interrogazione di Maurizio Marchetti. Faremo tutti gli accertamenti dovuti, perché abbiamo più volte detto che gli ospedali sono luoghi dove si curano le persone, e non dove si fa politica. Non siamo quindi disposti a tollerare l'utilizzo improprio delle strutture ospedaliere, da qualunque parte provenga".
L'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi interviene a proposito dell'interrogazione del capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale sul volantinaggio fatto ieri davanti al Policlinico delle Scotte dal presidente della Commissione sanità del Consiglio Stefano Scaramelli, assieme a due medici in camice bianco, per invitare a un incontro del Pd sulla sanità. Marchetti chiede una valutazione della giunta sull'episodio, e vuole sapere se i due medici fossero in orario di lavoro, in permesso, in pausa o altro.
"Ho già dato mandato al direttore generale dell'AOU Senese di verificare la veridicità di quanto affermato nell'interrogazione - dice Stefania Saccardi -, anche in ordine al coinvolgimento dei due
sanitari citati. Dopodiché adotteremo gli atti conseguenti".
Il presidente della Commissione sanità del Consiglio Stefano Scaramelli ribatte su facebook
Pensano di intimorirmi perché sto difendendo i bisogni di salute dei cittadini di Siena? Da Firenze l'assessore pensa di impedirmi di difendere la città del Palio dall'ingerenza della politica fiorentina? Aver spezzato il sistema di potere, aver denunciato che a Siena c'era un sistema con le mani lunghe nella sanità, che in passato ha gestito potere fine a sé stesso, a chi dà fastidio? Aver convocato un incontro pubblico a Siena in maniera trasparente e legittima, a chi fa paura? Chi trema davanti alla mia libertà di dire ciò che penso quando tutelo le esigenze dei cittadini e i bisogni di salute delle persone, prima ancora degli interessi personali dei notabili di turno?
La paura sta forse in qualcuno che teme che emerga il merito a dispetto delle clientele. Qual è quel potere trasversale che unisce un'interrogazione di Forza Italia ancora non depositata a una risposta così repentina dell'assessore? Quando invece per rispondere ad interrogazioni depositate dalle opposizioni, in alcuni casi, ci sono voluti più di 12 mesi? Marchetti? Marchetti chi? Colui che in passato ha diffamato l'operato dei lavoratori della sanità pubblica con la mistificazione di presunte morti in ospedale... Da Forza Italia sarebbe interessante sapere chi è la fonte di queste loro illazioni. Lo dica, faccia nomi e cognomi. Chi è il mandante di questo attacco personale e politico fatto a sommo studio nei miei confronti? L'Assessore ha forse paura della propria poltrona? Io no. A chi fa paura l'incontro del 22 a Siena? A chi fa paura la libertà e il coraggio che ho mostrato in questi giorni nel dissentire contro la nomina di un Direttore Generale imposta e calata dall'alto al cospetto della volontà del territorio e dei Sindaci. Io sto con il mio territorio e con i nostri Sindaci. Dire che facevo volantinaggio alle Scotte è falso. Lo sa anche chi lo millanta e pensa di impedire l'incontro del 22 a Siena. Ero all'ospedale, si, è vero, ho incontrato tre amici. Posso prendere un caffè al bar dell'ospedale con chi voglio o devo chiedere permesso a qualcuno? Sono e sarò sempre una persona libera. Libera di difendere i bisogni del territorio, di chi lavora nella sanità pubblica e soprattutto dei cittadini.
Fonte: Ufficio stampa
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