“Sia il presidente Fabio Giorgetti che il vice Francesco Torselli che gli altri componenti della commissione sviluppo economico del Comune di Firenze hanno dimostrato che se si vuole, si possono aprire canali di comunicazione positiva al fine di trovare insieme le soluzioni migliori per i cittadini” così Stefano Giusti, segretario di Azione Ncc, l'associazione che raccoglie le imprese di trasporto pubblico non di linea con conducente, commenta l'incontro avuto in Comune con la apposita commissione del Consiglio Comunale di Firenze.
“Aprire un dialogo è la prima condizione per trovare rimedi ai problemi – spiega – e in atti la commissione ha già sentito anche i rappresentanti dei taxi. Quindi la buona volontà c'è. Adesso va tradotta in atti concreti”.
“Per le nostre imprese il rischio di dover chiudere i battenti e rinunciare all'attività è molto concreto dopo il cosiddetto decreto semplificazione varato da Governo e Parlamento - spiega Giusti -. Ai rappresentanti del Comune di Firenze abbiamo spiegato che le criticità maggiori riguardano l'obbligo di rientro in rimessa alla fine di ogni viaggio e il foglio di servizio che presenta evidenti profili di illegittimità per quanto riguarda le tutela della privacy dei cittadini”.
“Il comparto NCC non è assolutamente contrario ad una prova di prenotazione - specifica Giusti - , ma noi chiediamo che questa sia generica e comunque verificabile dagli organi accertatori. Una difficoltà che aumenta per gli operatori NCC che, nei piccoli centri, sono autorizzati allo stazionamento su piazza in sostituzione dei taxi e possono operare senza preventiva prenotazioni con partenza da quello specifico territorio e che sarebbero sottoposti a sanzioni appena entrano nel territorio di altro comune”.
“Mi pare che i componenti la commissione abbiano compreso bene che noi non stiamo ponendo rivendicazioni di parte ma legate a tutto il sistema dell'offerta turistica, in particolare di quella di alto profilo che di solito sceglie i nostri servizi. Per questi clienti che vengono a Firenze e in Toscana non è comprensibile che un servizio non li possa portare dove desiderano ma che sia vincolato a stretti itinerari precostituiti” conclude il presidente di Azione Ncc.
Fonte: Azione NCC
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