Aggressione a un agente nel carcere di Livorno, la denuncia di Uil Pa

"Dobbiamo registrare, purtroppo, l'ennesima aggressione ai danni di un Agente della Polizia Penitenziaria di Livorno nell'esercizio del proprio compito istituzionale ad opera di un detenuto di origine magrebina, disconosciamo il motivo apparente dell'increscioso accadimento. Il collega – riferisce la UIL PA Polizia Penitenziaria - ha dovuto ricorrere delle cure tempestive del Pronto Soccorso del Nosocomio Civico Labronico, applicando questi diversi punti di sutura alla regione oculare, pertanto l'epilogo poteva avere risvolti ben più nefasti. Ormai, in questo momento storico si sta sempre più assistendo ad un escalation di aggressioni ed eventi critici ai danni di Personale di Polizia Penitenziaria e Operatori in genere. Non è più possibile ne concepibile – chiosa il Sindacato - assistere o essere semplici spettatori di questi reiterati e gravi accadimenti, è giunto il momento che l'Amministrazione Penitenziaria debba cambiare decisamente rotta, il Poliziotto Penitenziario deve avere quella perequata serenità e salvaguardia del delicato compito istituzionale quotidiano conferitogli. Il buonismo tout court ha consolidato questo trend negativo di aggressioni ed eventi critici, gli istituti penitenziari si fanno carico sempre più di c.d. utenti altresì con problemi psichici, considerata ormai la chiusura di strutture storiche quali Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Infine, occorre sottolineare, verosimilmente concausa degli accadimenti summenzionati e dello stress correlato all'attività professionale, sono sempre purtroppo più copiosi gli allarmanti atti suicidari del Personale di Polizia Penitenziaria, evidentemente il personale si sente sempre più emarginato e soprattutto inascoltato e questo non è più tollerabile e sarebbe auspicabile – replica la UIL - che ci fosse un Intervento ad hoc del legislatore per far fronte a questa peculiare emergenza"

 

Fonte: Uil Pa - ufficio stampa

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