La riunione di oggi a Roma al Ministero dello sviluppo economico sull'Aferpi di Piombino si chiude con una "moderata soddisfazione", "la necessità di lavorare di più per mandare avanti l'accordo di programma" siglato nove mesi fa e la richiesta all'azienda di esprimere con decisione (e certezze) la volontà " di tornare a produrre acciaio nello stabilimento toscano investendo sui forni elettrici" e l'adeguamento dell'impianto per realizzare rotaie. Questa per lo meno è la valutazione del presidente della Toscana Enrico Rossi, che ha partecipato all'incontro che si è aperto nel primo pomeriggio negli uffici del dicastero di via Vittorio Veneto, proseguito poi per quasi due ore.
"Siamo moderatamente soddisfati – commenta all'uscita, ad attenderlo anche alcuni operai dello stabilimento ex-Lucchini - L'azienda si sta adoperando, nella riattivazione dei laminatoi ed anche nella parte che riguarda le demolizioni. Quello su cui vogliamo però più certezze sono gli investimenti per tornare a produrre acciaio a Piombino, quelli che riguardano ad esempio i forni elettrici e quant'altro necessario".
La riunione di oggi aveva proprio lo scopo di fare il punto sullo sviluppo del piano Jindal, dopo l'acquisto di Aferpi da parte dell'imprenditore indiano, ma anche sugli impegni assunti da tutti nell'accordo di programma siglato lo scorso maggio, sui tempi del piano di investimenti, la futura produzione di acciaio e le opere di smantellamento. Oltre ai sindacati, all'azienda e al Ministero - rappresentato dal vicecapo di gabinetto Giorgio Sorial - c'erano la Regione, il Comune e l'Autorità portuale.
"C'è bisogno di lavorare di più" sollecita Rossi, che ha chiesto la riattivazione dei tavoli interministeriali. "Su un accordo di programma così complesso – spiega - c'è la necessità di poter chiamare in causa tutti i ministeri a vario titolo coinvolti, da quello del lavoro a quello delle infrastrutture, da quello dell'ambiente fino allo sviluppo economico appunto". Quando nove mesi fa fu firmato l'accordo di programma furono messi sul piatto 45 milioni da Regione e Governo per interventi sull'innovazione e la riconversione ecologica della siderurgia, altri 50 milioni dal vecchio accordo di programma per le bonifiche, un centinaio di milioni sull'energia per i cosiddetti "certificati bianchi", ma anche impegni per un costo competitivo dell'energia.
Entro maggio il Ministero ha annunciato una nuova verifica. Sul punto specifico degli investimenti Rossi ha chiesto un incontro al Mise con i vertici dell'azienda, alla presenza del ministro.
Quanto al tema degli ammortizzatori sociali, la Regione ha preso atto che è stata nominata in questi giorni la commissione che dovrà esprimersi sulla cassa integrazione in deroga. Il decreto di nomina è in fase di registrazione alla Corte dei Conti.
Fonte: Regione Toscana
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