Niccolò Macallè è il candidato sindaco di Progetto Montespertoli

Trentadue anni, Consigliere comunale di opposizione dal 2009, Presidente del Consiglio comunale tra il 2014 e il 2016 dopo essere stato il candidato consigliere eletto col maggior numero di preferenze, è Niccolò Macallè il candidato sindaco della lista civica Progetto Montespertoli.

«Montespertoli – dichiara Macallè – è il mio posto del cuore, il luogo dove sono cresciuto, dove ho tirato i primi calci ad un pallone, dove ancora oggi ho gli stessi amici delle elementari, dove mi sono innamorato ed ho deciso di metter su famiglia. A questo paese devo qualcosa in cambio, questo paese avrà tutto il mio impegno, la mia passione, le mie energie».

«Quando gli amici di Progetto Montespertoli mi hanno chiesto di candidarmi – prosegue il candidato sindaco – non ho potuto che accettare, gli impegni e le cose da fare sono e saranno tante ma le sfide vanno colte e vinte. Stiamo scrivendo, col contributo di tanti cittadini, il programma elettorale. Al centro ci saranno le frazioni, ormai da anni abbandonate a loro stesse, il decoro urbano, con la riqualificazione dell’ex campo sportivo del capoluogo, le famiglie, con un netto taglio delle tariffe scolastiche come quelle dei pulmini, e il commercio, vero grande malato della nostra economia. La vocazione agricola del territorio andrà sostenuta e coniugata con quella turistica, volano per la crescita e lo sviluppo».

«Capitolo a parte meritano l’edilizia scolastica e quella socio-sanitaria, il più grande fallimento delle giunte che hanno amministrato Montespertoli fino ad oggi. La costruzione del nuovo plesso scolastico del capoluogo non può attendere oltre, dovrà avvenire entro i prossimi cinque anni, con il conseguente spostamento degli uffici comunali nelle attuali elementari che dovranno diventare una vera e propria casa del cittadino, con spazi per le associazioni, per la musica e per la cultura. La nuova casa della salute sarà l’altra grande sfida, servono spazi per i servizi, per i medici, anche specialisti, e una nuova sede per la pubblica assistenza, costretta da anni nelle anguste vie del centro con disagi per le ambulanze e per i residenti», conclude Macallè.

Fonte: Progetto Montespertoli

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