Un volo tra le colline della Valdelsa, con un silenzio interrotto solo dalla combustione del metano per gonfiare il pallone. E per chi non ha avuto l'opportunità di trovarsi in quella cesta, un puntino dorato in lontananza che si fa cullare dal vento.
La magia dei voli in mongolfiera potrebbe approdare a Castelfiorentino, il primo volo 'sperimentale' è stato avviato oggi, da un'idea del vice sindaco Claudia Centi con la collaborazione 'pratica' dell'Associazione Aerostatica di Tavarnelle, nel Chianti Fiorentino.
"Di ritorno dal mio viaggio in Cappadocia - spiega Centi - ho pensato a come importare quel modello, che là ha tantissimo successo. Ci sono centinaia di mongolfiere in volo in Turchia, noi in Toscana abbiamo il nostro bellissimo paesaggio che è un piacere vedere dall'alto". Per rilanciare il turismo castellano, l'offerta, nell'ottica dell'amministrazione, dovrà essere per un turismo di fascia media, con costi ridotti rispetto al solito.
Tornando al volo di oggi, mercoledì 13 febbraio, la sperimentazione ha permesso di affrontare tutte le complessità che comporta un modello di viaggio che affascina da più di 200 anni. Ci sono costi alti per il metano e la trasferta in completa sicurezza di un equipaggio di 6-7 persone necessita di molte accortezze. Per non parlare delle condizioni meteo, che devono essere ottimali. Per questo il volo sperimentale era già stato rimandato svariate volte.
"Siamo partiti di fronte al campo sportivo di Castelfiorentino e siamo atterrati in un campo dietro San Miniato - spiega ancora Centi -, siamo passati tra la Rocca e la Torre di Matilde ma non sapevamo che saremmo arrivati lì. Dipende tutto dal vento, ed è qui che sta il fascino del viaggio".
A questo decollo ne seguiranno sicuramente altri quindi: attenzione, occhi puntati al cielo.
Elia Billero
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