Il rumore incide sulla didattica e sull’apprendimento di alunni e studenti. Ma non è soltanto un problema esterno. E non si risolve limitandosi a chiudere le finestre e installando i doppi vetri. Perché è fondamentale anche l’acustica delle classi. Da qui la scelta dell'assessorato all'educazione di avviare, con la direzione servizi tecnici, un piano di risanamento (che rientra in quelle più generale di abbattimento delle barriere architettoniche) che ha interessato otto scuole dei cinque quartieri di Firenze. Gli interventi (che hanno permesso l'abbattimento di più del 50% del cosiddetto 'riverbero sonoro') erano mirati: i cantieri sono stati aperti sulla base delle esigenze degli istituti frequentati da bambini con problemi all'udito. Dalle misurazioni effettuate è emersa la necessità di procedere, per ridurre il potenziale disagio acustico degli alunni, con interventi finalizzati alla correzione dei parametri sonori e quindi migliorare la qualità dei luoghi di apprendimento. La programmazione e la definizione dei vari interventi è stata effettuata principalmente in collaborazione con il dipartimento di ingegneria industriale dell’università che, con il contributo di ricerca concesso dalla direzione servizi tenici del Comune, ha effettuato tutte le verifiche e le prove necessarie alla determinazione della qualità acustica degli ambienti scolastici esaminati e proposto di volta in volta la migliore soluzione tecnica.
“Con questo investimento – ha spiegato la vicesindaca e assessora all'educazione Cristina Giachi – l'amministrazione vuol prendersi cura del benessere degli ambienti dove si educa. Non possiamo, retoricamente, sottolinearne l'importanza e poi non preoccuparci di quegli aspetti che la rendono di qualità e consentono lo sviluppo, in pienezza, di progetti educativi. In più c'è il fatto che possiamo risolvere difficoltà specifiche: nel realizzare questi interventi abbiamo dato priorità alle scuole dove sono presenti bambini che hanno problemi specifici, disturbi dell’udito o del comportamento accentuati dal riverbero acustico, per i quali la qualità sonora degli ambienti è indispensabile. Grazie a questa miglioria siamo riusciti ad elevare complessivamente la qualità sonora degli ambienti scolastici aiutando anche tutti gli altri bambini”.
Le opere eseguite, altre sono in fase di pianificazione, consistono principalmente nell’installazione di pannelli fonoassorbenti e nella realizzazione di controsoffitti per ridurre il tempo di riverbero all’interno degli ambienti scolastici presi in esame, ottimizzate con l’utilizzo di vari materiali secondo la loro tipologia architettonica.
Scuola primaria Lavagnini – In un'aula sono stati installati pannelli fonoassorbenti realizzati in poliestere e rivestiti con tessuto, sempre in poliestere, colorato. Questa soluzione, che garantisce l'assorbimento dei rumori da ogni lato, ha reso possibile anche mantenere spazi per esporre disegni e altri lavori degli alunni.
Scuola dell’infanzia Carducci – Anche qui, come alla Lavagnini, sono stati installati pannelli fonoassorbenti e, insieme alle insegnanti, è stata condivisa la soluzione di applicarli nella parte alta delle pareti lasciando quella bassa per l’affissione dei lavori dei bambini.
Scuola primaria Niccolò Acciaiuoli – In un aula è stato realizzato un controsoffitto modulare con pannelli acustici. L’opera è stata completata con la sostituzione dei vecchi faretti con plafoniere da incasso a led di ultima generazione. Più elaborata la soluzione adottata per la palestra che ha un soffitto a volta e una parete affrescata. In questo caso è stata decisa l’installazione a parete, per un’altezza di un metro e mezzo da terra, di pannelli isolanti termici ed acustici in lana di legno extrasottile di abete rosso montati su una struttura a scomparsa costituita da listelli in legno.
Scuola primaria Vittorio Veneto – Vista la conformazione architettonica dell’aula interessata (che ha un soffitto a volta affrescato e limitati spazi disponibili a parete) i tecnici hanno scelto una struttura di alluminio sulla quale sono stati installati nove pannelli fonoassorbenti in poliestere a densità variabile rivestiti con tessuto colorato. Nella parta alta di tre pareti sono stati infine montati altri dieci pannelli. La tipologia dell’intervento e le caratteristiche cromatiche dei panelli utilizzati sono stati scelti per rispettare le caratteristiche degli affreschi e garantire la loro visibilità.
Scuola dell’infanzia Sansovino – Nell'aula/refettorio il miglioramento acustico è stato ottenuto con la sostituzione della controsoffittatura esistente con pannelli capaci di assorbire i rumori.
Scuola dell’infanzia Gianni Rodari – Qui è stato montato un controsoffitto modulare con pannelli speciali. Anche in questo caso l'intervento è stato completato con la sostituzione dei vecchi corpi illuminanti con plafoniere da incasso a led di ultima generazione.
Scuola dell’infanzia Desiderio Da Settignano – La conformazione dell’aula ha costretto i tecnici ad un'attenta ricerca di mercato e ad un confronto tecnico con il dipartimento di ingegneria industriale dell’Università. Alla fine la scelta è caduta su pannelli in fibra di poliestere sistemati orizzontalmente con l’impiego di un sistema a sospensione in cavi di acciaio ancorati alle pareti. Per il colore dei pannelli è stato scelto il bianco per non ridurre la luminosità dell’aula.
Scuola dell’infanzia Marconi – Visto che l’intervento doveva essere realizzato nell’aula di una scuola frequentata da bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni i tecnici hanno optato per una soluzione non invasiva, compatibilmente con il risultato delle misurazioni acustiche, con la creazione di “grandi quadri” a parete attraverso l’installazione di pannelli in fibra di poliestere color bianco dotati perimetralmente di una cornice in legno colore naturale. Sui “quadri” è possibile sistemare i disegni dei piccoli alunni. Per migliorare l'acustica del refettorio è stato scelto un rivestimento costituito da particolari pannelli ignifughi.
Sono in corso di pianificazione ulteriori interventi su altre scuole sempre in collaborazione con il dipartimento di ingegneria industriale dell'università.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa
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