Bright Festival: le arti digitali invadono Firenze

Bright Festival

Un festival innovativo, legato ad un settore in continuo sviluppo: quello delle arti digitali applicate allo spettacolo, alla cultura e all'intrattenimento.

Il 21, 22 e 23 febbraio va in scena a Firenze il Bright Festival, evento supportato dalla Camera di Commercio di Firenze nell'ambito di un progetto dedicato alla destagionalizzazione e alla delocalizzazione del turismo.

Oltre 50 speakers ed artisti internazionali, 40 aziende e 13 istituti coinvolti, 80 ore di attività fra incontri, masterclass, workshop e lecture durante le quali saranno affrontati i più svariati temi: dalla produzione musicale alla realtà virtuale, dal lighting design al video mapping. Il tutto distribuito fra gli spazi di TSH Collab e Florence Out Of Ordinary (FOOO), presso The Student Hotel Firenze e la Stazione Leopolda, quest'ultima arricchita da un considerevole programma serale e notturno.

Bright Festival è organizzato da Claudio Caciolli, Teresa Balestrieri, Gianpaolo Dei, Luciano Dagostini e Jany Martelli; un team di giovani professionisti appassionati di arti digitali la cui età media non supera i 30 anni.

Sono partners dell'iniziativa: Comune di Firenze, The Student Hotel Florence, Audi Firenze, CANON, Goose Island, Epson, Wacom, Booking.com, Tech Srl, Co-Rent, Nana Bianca, TSHCollab, Start, Medial Art Digital & Media, Barco Digital & Media, Okubo Station, Florence Out Of Ordinary (FOOO), The Fake Factory, Apparati Effimeri, Luca Agnani Studio, Zebra, Studio RF, Drawlight, Olo Creative Farm, Crossmedia Group, Artematiko, Ophir Design Studio, Gigraphex, Delta Process, Deeperfect, Samplesound, Università degli Studi di Firenze DIDA, Università degli Studi di Bologna Zonemoda, Ied Firenze, New York Film Academy, Istituto Marangoni, Napier Academy, Laba, Tenax Academy Firenze, Cappiello Accademia di Design & Comunicazione, Istituto Modartech, Fashion Research Italy, Lungarno, Soundwall, Firenze Spettacolo, Zero, 21° ed. Teatro Verdi di Firenze / Antico Teatro Pagliano, TRK. Sound Club / Tempo Reale, Centro di Ricerca, Associazione "MUS.E", Associazione Culturale "Creazioni", Grand Hotel Mediterraneo, Glance Hotel, Hotel Leonardo Da Vinci, Hotel Ville Sull'Arno, Starhotels Michelangelo, Ristorate Vincanto, Fratelli Cuore, Koto Ramen, Trattoria l'Ortone, Antico Noè, Birreria Centrale, Cipiglio, Soul Kitchen, Fabbricato Viaggiatori, De Plek, Strizzi Garden, Circolo Culinario Da Osvaldo, King Grizzly, NCC Pistolesi

Gli Highlights del Bright  Festival

Tantissimi gli ospiti in programma, davvero difficile menzionarli tutti. Tra questi spicca sicuramente Big Fish: producer della squadra di Manuel Agnelli a X Factor e, fra gli altri, anche di Fabri Fibra, l'artista terrà una lecture curata da Napier Academy alla Stazione Leopolda (venerdì 22 febbraio alle 18:30).

Durante l'incontro racconterà come si è avvicinato alla musica e l'evoluzione nel suo lavoro, da beatmaker a produttore artistico. Il beatmaker realizza strumentali ed è un lavoro prevalentemente tecnico, mentre il produttore artistico è come uno psicologo che ha la competenza fondamentale di capire chi ha davanti, senza imporsi ma valorizzando il talento dell'artista. Big Fish spiegherà l’approccio e i metodi di lavoro utilizzati con star come Elisa, Gue Pequeno, Young Singorino e i talenti di X Factor, oltre al sopracitato Fabri Fibra.

Dagli Stati Uniti Craig Caton-Largent, mostro sacro dell’animazione 3D che ha lavorato nell’ambito dei visual effects per più di 38 anni e ha creato effetti speciali per più di cento film tra cui Jurassic Park, Batman – il ritorno, Ghostbusters, Apollo 13 e Terminator 2. Caton-Largent, docente presso la New York Film Academy, si dividerà fra una demo a TSH Collab (23 febbraio ore 11) e un talk alla Stazione Leopolda (22 febbraio ore 15:30). Attraverso una serie di clips dei suoi lavori, racconterà il suo percorso professionale, che va di pari passo con l’evoluzione delle tecnologie e delle tecniche per gli effetti speciali nel Cinema. Attraverso la sua lecture, svelerà misteri, retroscena, limiti esecutivi e problematiche di illustri capolavori “senza tempo” che hanno fatto e continuano a far sognare grandi e piccini: da ET a Jurassic Park, da How to train a Dragon.

La Stazione Leopolda ospiterà anche una masterclass dedicata al lighting design condotto da Luciano Tovoli, direttore della fotografia di livello internazionale, autore dello studio sulle luci di Suspiria, Dracula 3D di Dario Argento (23 febbraio ore 15). L’incontro, della durata di 3 ore, verterà sui temi della luce e dei colori in ambito cinematografico. Attraverso la proiezione di alcuni dei suoi più importanti lavori, verranno analizzate e teorizzate le tecniche utilizzate al fianco di registi come Nanni Moretti, Vittorio De Seta, Michelangelo Antonioni, Dario Argento, Maurice Pialat, Valerio Zurlini, Francis Veber, Andrej Tarkovskij, Ettore Scola, Julie Taymor, Barbet Schroeder e molti altri. All’intervento seguirà la presentazione attiva del nuovo libro di Luciano Tovoli su Suspiria.

Particolare attenzione viene data anche al tema dell'arte digitale messa al servizio di altri campi artistici/culturali specifici. Musei e mostre d'arte si muovono sempre di più verso l'interazione e il coinvolgimento del visitatore, e di questo parla Mick Odelli (venerdì 22 febbraio ore 16:30) alla Conference Area della Stazione Leopolda nel talk Immersive art experience.

Interagire e coinvolgere il visitatore in un ambiente immersivo, ma anche rivedere l'arte in chiave diversa, come avviene nell'animazione 3D Van Gogh Shadow, di cui parla l'autore Luca Agnani nel talk Da Van Gogh ad Andy Warhol: i capolavori di Luca Agnani (venerdì 22 febbraio ore 17:50 - Stazione Leopolda).

Da segnalare la lecture di Damiano Verdiani intitolata Il cielo in una stanza. L'incanto della camera obscura sul funzionamento della camera oscura (22 febbraio ore 11:30 – 13:00, The Student Hotel, Student Free Pass) e la demo L'atmosfera e la luce in fotografia, in cui Francesco Francia spiega come mettere la luce al nostro servizio per creare una determinata atmosfera (23 febbraio ore 18:00 , Stazione Leopolda). Sempre di Francesco Francia anche il workshop La luce al servizio dell'atmosfera e della comunicazione visiva, per studiare i sistemi di illuminazione più efficaci per la fotografia di soggetto (venerdì 22 febbraio ore 10:00 – 19:00, The Student Hotel).

Tra gli altri ospiti del Bright Festival Stefano Fake, artista e video designer italiano, che realizza installazioni utilizzando video, film, fotografie, design, sculture e tecnologie interattive. Precursore della tecnica del 3D videomapping (videoproiezioni architetturali che ridisegnano con illusioni ottiche le facciate dei palazzi). Con The Fake Factory Stefano Fomasi, in arte Stefano Fake, presenterà alla Stazione Leopolda The Mirror Room, un caleidoscopio di immagini visive senza soluzione di continuità, uno spazio infinito in cui muoversi liberamente.

Passando al campo del lighting design, per certi aspetti spesso a cavallo della digital art, in programma ci sono lezioni sul videomapping e sul vjing, tecniche contemporanee oggi molto in voga. Il videomapping permette di proiettare video e luci su superfici reali (ad esempio edifici o monumenti) giocando su illusioni ottiche tra realtà fisica e realtà aumentata. Di questo si parlerà approfonditamente giovedì 21 febbraio ore 10:00 – 18:00 presso The Student Hotel nell'omonimo workshop del pioniere delle Audio Visual Performing Arts Gianluca del Gobbo.

La sintesi sonora e la produzione musicale realizzata attraverso i nuovi dispositivi tecnologici, è invece appannaggio della masterclass di Enrico Cosimi: uno dei massimi esperti di sintesi sonora riconosciuti a livello internazionale; musicista, compositore, docente, consulente del MIUR-Ministero dell'Istruzione, beta tester Moog, Kurzweil, Novation, Arturia e PPG.

Sempre sul fronte musicale impossibile non menzionare Jonty Skrufff, ospite di una demo curata da Tenax Academy Firenze. Brand ambassador di Pioneer Dj, Jonty Skrufff sbarcherà da Berlino per mostrare tutte le funzioni e le potenzialità dei nuovi cdj 2000 Nexus 2 e del nuovo sampler djs 1000. Il fondatore e presentatore di Pioneer Dj radio, nonché resident dei club Sisyphos Berlin e The Egg London, sarà ospitato da Tenax Academy in una performance di rarità.

L'arte digitale può essere applicata anche ai libri, come nel caso dell'illustratrice fiorentina Sara Franci e del suo libro “Piccolo buio”, illustrato interamente tramite iPad Pro, di cui ci parla nella lecture Da un semplice sogno al maxischermo di Apple (sabato 23 febbraio ore 18:00 – 19:00, The Student Hotel, ingresso gratuito su prenotazione).

Performance alla Stazione Leopolda

Non solo talks e masterclass, nel programma serale del Bright Festival spicca sicuramente il nome di Derrick May, che si esibirà sul palco della stazione Leopolda venerdì 22 febbraio.

Padre fondatore della musica dance elettronica di Detroit, ha nel tempo imposto un sound elegante, erede di Kraftwerk, Funkadelic e della scuola Motown. La sua carriera è segnata dalla pubblicazione di singoli brani che definirono il nuovo genere: Nude Photo (1987) unisce singhiozzi futuristici, eleganza Jazz, ritmo Disco, fascino e ballabilità, ripetizione e piccole variazioni. Il capolavoro giunge probabilmente con String Of Life (1987), un energico e muscolare incedere ritmico per tastiere che poi si fa infettare da Jazz e ritmi pseudo-caraibici: una enciclopedia ritmica che spazia da Moroder al Soul, dal Jazz al Pop alla Classica. Dopo questi brani-manifesto, giovedì 21 febbraio Derrick May sarà inoltre ospite di un panel a TSH (già soldout) dedicato all'evoluzione dell'ecosistema della club culture realizzato da Tenax Academy. Special guest, oltre a May, Alex Neri (modera Damir Ivic).

Tornando alla Leopolda, nella stessa serata di Derrick May, troviamo la boliviana Iva, uno delle più celebrate e stimate dj femminili del Sudamerica. Il suo viaggio musicale inizia allenandosi come batterista, fino a quando trova la sua vera vocazione scoprendo la musica elettronica. Iva è stata in grado di applicare la sua intensa passione e comprensione di acustica complessa ai ritmi di questo nuovo mondo.

La sua abilità tecnica e l’intuizione naturale per la musica da ballo si diffonde rapidamente e in poco tempo condivide il palco con dj di fama internazionale come John Digweed, MANDY, Nick Warren, Anja Schneider e Tiesto. Dopo aver trascorso alcuni anni in giro per il mondo suonando in alcuni dei più grandi club e festival, Iva ha deciso di prendere in mano la situazione stabilendo Electro Preste, un festival che celebra e unifica il folklore tradizionale del paese andino con la cultura musicale dance moderna.

Sabato 23 febbraio il programma serale propone il nome di Francesco Tristano, pianista e compositore classico innamorato della techno. Il cognome e i riccioli scuri dichiarano le origini italiane di Mr. Tristano, ma gli occhi azzurri e il suo passaporto arrivano dal Nord: Francesco è di nazionalità lussemburghese, anche se da tempo vive nella più mite (e festaiola) Barcellona. Diplomatosi alla prestigiosissima Juilliard School di New York, dopo avere studiato ai conservatori di Bruxelles, Lussemburgo, Parigi e Riga, Tristano ha firmato un contratto con la Deutsche Grammophon, il non plus ultra delle etichette discografiche di musica classica, sviluppando progetti che includevano Bach e Cage, Stravinskij e Ravel.

L’interesse per la musica elettronica, e il suo sodalizio con alcuni dei Dj più rappresentativi della scena attuale l’hanno portato di diritto in cima alle line-up dei migliori club e festival del mondo.

A seguire, dopo il live set di Tristano, quello di Ark: pioniere del nuovo stile sperimentale / minimal house in Francia da oltre dieci anni, con numerose pubblicazioni sulla label Brif, ARK ha continuato a collaborare e ad ispirare una moltitudine di star affermate e emergenti di oggi in tutta Europa, e nel mondo.

Dalle sue origini come chitarrista ha fatto amicizia con la leggenda di Pepe Bradock e ha collaborato con il grande Matthew Herbert. Chiude la lineup del sabato La Fleur, dj svedese, uno dei talenti più eccitanti della house e della techno europea. A dimostrazione di ciò, fra le altre cose, l'assegnazione del Mixmag Breakthrough DJ Award nel 2017 e la collaborazione nel 2018 con la Truesoul di Adam Beyer.

Alla Stazione Leopolda si esibiranno anche Lorenzo Ballerini, Alberto Gatti, Massimo D'Amato e Lorenzo Fornaciari, selezionati attraverso la call for artist del Bright Festival alla quale hanno partecipato 250 artisti provenienti da tutta Europa. I 4 avranno, oltre ad essere ospitati dalla produzione, avranno libero accesso a tutte le attività formative del festival.

Expo Area, Installazioni, Hoppy Hour

Oltre all'area formativa, dislocata tra The Student Hotel e Conference Area nella Stazione Leopolda, un ulteriore spazio, chiamato Expo Area e situato sempre all'interno della Stazione Leopolda, ospita diverse installazioni interattive, accessibile solo attraverso il biglietto Day venerdì 22 e sabato 23 febbraio dalle ore 15:00 alle ore 22.30.

La principale installazione sarà curata proprio dal Bright Festival è consisterà in uno show di lighting e sound design realizzato nell’ambiente surreale di una stazione ferroviaria ottocentesca avvolta dalla nebbia.

Tra le altre AUDI E-TRON EXPERIENCE a cura di Audi Firenze: la presentazione in ANTEPRIMA NAZIONALE del modello E-tron: il primo SUV elettrico con 400 km di autonomia. Attraverso un grande show di lighting design e un’esperienza virtuale verrà mostrato al pubblico il primo esemplare di vettura ad impatto

zero prodotto nella storia dalla casa tedesca.

“Kepler-406B”, l'installazione interattiva presentata per la prima volta da Roberto Fazio, rileva e descrive in tempo reale il transito di tutti gli esopianeti scoperti fino al momento attuale, creando un sistema dinamico di particelle completamente generativo.

Con Mae-Artematiko, l'artigiano dello spettacolo Artematiko – Settimo che lavora con immagini, disegno, pittura tradizionale e digitale, illustrazioni e restauro, racconta attraverso la luce in una stanza buia la storia dell’Universo, dal Big Bang ai giorni nostri.

Apparati Effimeri e EonReality ci trasportano in un magico sogno virtuale: Dream Machine. Sorgente è la nuova installazione presentata in anteprima al Bright Festival dal collettivo OLO Creative. Un “pozzo”, simbolo della riflessione introspettiva, porta l'osservatore nelle viscere della terra.

The Frame, realizzata da MouFactory, utilizza la luce per marcare il confine tra interno ed esterno, tra pieno e vuoto, attraverso il binomio luce/fumo che proietta lo spettatore in un gioco di luci e ombre ad alto livello immersivo.

Being, di Ophir Design Studio, rappresenta la dicotomia tra astratto e concreto, attraverso realtà virtuale, modellazione 3D, graphic & sound design. Attiva soltanto fino alle ore 18:00 venerdì 22 febbraio e fino alle ore 19:00 sabato 23 febbraio.

Il capolavoro di Luca Agnani Countdown applica giochi di luce sull'architettura, creando uno show di musica, luci e colori decisamente spettacolare.

Pinball, l'installazione di videomapping di Gianluca Del Gobbo, vi fa tornare bambini con un flipper di 5 metri. Attiva solo fino alle ore 19:00.

Crossmedia Group, che gestisce la Cattedrale dell'Immagine di Firenze, ci porta in uno spazio virtuale per un'esperienza di fruizione completamente nuova, Art Experience.

Epson, in collaborazione con Zebra Mapping, dà vita a Tracking your body, un'esperienza immersiva e interattiva tutta da scoprire.

L'azienda Wacom, che produce display interattivi, offrirà al pubblico un esperienza interattiva di video Painting.

Dalle 19:30 alle 22:30 Goose Island curerà nello spazio Alcatraz della Leopolda un temporary bar dove andrà in scena il primo Hoppy Hour d’Italia, un viaggio sensoriale tra gli aromi e i luppoli che fatto di Goose IPA la vincitrice di sei medaglie al Great American Beer Festival.

Venerdì 22 febbraio il programma musicale, realizzato da Tenax Academy, vedrà sul palco Supernova (Lapsus Music), Marco Contu (Tenax Academy) e Cora Vlad (Tenax Academy). Sabato 23 febbraio la collaborazione con Tropical Animals porterà sul palco Lele Sacchi (Rai Radio 2 – InThe Mix), Ricardo Baez (Tropical Animals), Bloodymary (Tropical Animals).

 

Tra gli altri appuntamenti, lecture, workshop e demo (molti dei quali soldout) dislocati nello spazio della Conference Area powered by Goose Island presso la Stazione Leopolda (attiva dalle ore 15.00 alle ore 19.30 e accessibile tramite il Day Ticket) e presso The Student Hotel:

Motion Basics: fondamenti di cinema 4D, tenuto da Davide Gianese

Character Design e Costruire personaggi di successo in 3D di Alice Risi

Dal greenscreen al tracking 3D di Veronica Citi - LABA Firenze

Realtà aumentata e ambienti immersivi con Federico Bigi di Apparati Effimeri

Mondi paralleli con Antonio Laudazi fondatore di Marte5

La modellazione digitale e la definizione di spazi virtuali con Giorgio Verdiani e Carlo Gira

Post-produzione fotografica con Lorenzo Colloreta

Problem solving nella post-produzione con Andrea Vassalini

After Effects e PhotoShop: da foto a video animato con Ingrid Lamminpää IED Firenze

La fotografia nel sistema moda con Mattia Candiotti

L'arte digitale nella moda e 3D con Ruggero Lupo Mengoni

One Man Band Video Production con Thomas Pizzinga IED Firenze

Creative Coding & Computational Arts: Poetica del Codice con Roberto Fazio

Multimedia Arts con Francesca Giulia Tavanti

Bright Space con Andrea Mi

La fotografia digitale per il patrimonio costruito ed artisticocon Giorgio Verdiani e Carlo Gira

Vjing e mapping di luci con Filippo Genesini

Produzione Audiovisual con Max MSP con Maurizio Giri

Il segno/ il suono con Andrea Gozzi LABA

Promuovere l'uscita internazionale di un EP online con Giovanni Bondì e Marco Rontini

Crowdfunding e marketing per gli artisti con Francesco Caprai, docente della Napier Academy

Event management con Amed Key

Monetizzazione tracce e ottimizzazione dei tempi di produzione musicale con Andrea Ricci e il team di Samplesound

Wabi Sabi Music con Francesco Poggianti

Design 4.0 per una user experience innovativa con Deborah Bellucci e Marco Casali

Operazioni da 3D laser scanner, fotogrammetria a all'ambiente di modellazione e rendering di Maxon Cinema 4D con Mirco Pucci e Andrea Pasquali

Hollywood: il sogno di lavorare nel grande cinema con Diana Santi

Be Bright! Come illuminare i propri lavori con Laura Menichelli e Paola Marchini

Composizione e mixaggio per la musica elettronica con Leonardo Gonnelli

 

Maggiori informazioni e programma completo su www.brightfestival.com


 

LE DICHIARAZIONI

CLAUDIO BIANCHI Vicepresidente della Camera di Commercio di Firenze

Siamo davvero contenti che Firenze, nota in tutto il mondo per la sua arte e cultura, si stia contraddistinguendo sempre di più anche per l’innovazione. E’ un abbinamento che fa bene alla città e alle imprese. Nasce da questa considerazione l’importanza del Bright Festival, che ha anche il merito di partecipare a quei progetti di destagionalizzazione e delocalizzazione dei flussi turistici sui quali Camera di Commercio di Firenze insieme alle altre istituzioni e a tanti soggetti privati si sta battendo. Infine, Firenze sta diventando la capitale dei festival ed è un importante bacino di visitatori qualificati su cui dobbiamo continuare a puntare.

CECILIA DEL RE

Assessore Sviluppo economico e turismo, fiere e congressi, marketing territoriale

Un festival che unisce offerta innovativa e destagionalizzazione degli eventi – ha detto l’assessore al Turismo Cecilia Del Re – e che per questo ha vinto il bando della Camera di commercio. Un programma tutto puntato all’innovazione che va ad arricchire un mese tradizionalmente di bassa stagione come febbraio. Un evento che siamo sicuri riuscirà a richiamare molta attenzione, anche da fuori Firenze, partendo dal tema delle arti digitali che intreccia tantissimi settori e rappresenta un unicum nel nostro panorama. Un'occasione di confronto, incontro e approfondimento per tanti professionisti, come confermano le partnership pubbliche e private ricevute dal festival. Una conferma di quanto la nostra città sentisse il bisogno di un evento come questo, che unisce arte, cultura e innovazione, da sempre tratti distintivi di Firenze.

TOMMASO SACCHI

Capo segreteria Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze

Trovo fortunato che uno dei due poli del Bright Festival sia lo Student Hotel, uno spazio che ormai è una piazza per la Città di Firenze. L'altro location del Festival è la Leopolda, un vanto per tutta la città, per la cultura, i dibattiti e la vita politica.Di Bright Festival mi raccontarono un'idea virtuosa, quella di confrontare la città e la sua storia, la sua straordinaria eredità, con i linguaggi del contemporaneo. A giudicare dal cartellone, se non altro sulla carta, credo che ci sia buona aspettativa e che si possa ritenere di avercela fatta. Il policentrismo del festival è assolutamente sensato e, a fine mandato possiamo dirlo, il policentrismo è stato una sorta di leit motiv che abbiamo sempre portato, anche con Estate Fiorentina per esempio.

CLAUDIO CACIOLLI

Direttore artistico del Bright Festival

Vorrei approfittare di questo momento per parlare dell'essenza di questo festival, che forse è la cosa più difficile da comunicare. È nato dall'incontro fra la Camera di Commercio di Firenze a progetti che potessero sfruttare i periodi più di bassa stagione e dall'altra un'idea ispirata ai modelli internazionali che hanno l'obiettivo di creare un

momento d'incontro e rappresentare un punto di riferimento su questi tre temi arte digitale, lighting design e musica elettronica, tre pilastri della rivoluzione digitale che è in corso.

Aziende anche molto grandi, come Audi, hanno apprezzato il fatto che Bright dia valore al passato illustrando il background e illustrando eventuali prospettive di lavoro in questo settore.

Fonte: Ufficio Stampa

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